“Il nostro amore più forte del coronavirus”
Chiara e Giuliano si sono sposati sabato 18 aprile nella chiesa di Schianno. "Abbiamo rispettato le regole: in chiesa solo parenti, testimoni e nessuna festa dopo la cerimonia. Il “nostro" giorno, resterà comunque il più bello, anche se gli abbracci mancheranno un po’, insieme alle foto coi sorrisi"
“Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e prezioso di tutti”. Chiara e Giuliano si sono spostati sabato 18 aprile nella chiesa di Schianno, in piena emergenza coronavirus. Una scelta “coraggiosa” che ha sollevato anche qualche malumore tra i concittadini.
«Avevamo fissato la data delle nozze un anno fa – racconta Chiara – e quando l’emergenza è esplosa io e Giuliano abbiamo pensato molto a quale fosse la scelta più giusta: se rimandare il matrimonio oppure celebrarlo comunque. Ci siamo informati con il comune di Gazzada Schianno e abbiamo interpellato Don Stefano che si è dimostrato molto attento e comprensivo. Le disposizione governative consentono i matrimoni a condizione che ci siano pochi invitati, si mantengano le distanze di sicurezza e non ci siano assembramenti».
E così Chiara e Giuliano hanno deciso che il virus non avrebbe fermato la loro voglia di dirsi sì, davanti a Dio e davanti a (pochi) uomini.
«Alla cerimonia c’erano i nostri genitori, i fratelli, i quattro testimoni. Quattordici persone in tutto: la chiesa è abbastanza grande, ognuno era seduto su una panca e vicini, sull’altare c’eravamo solo io e Giuliano, ma già viviamo insieme quindi non c’era pericolo di contagio. Alla fine della cerimonia ciascuno è andato a casa proprio: non abbiamo, ovviamente, fatto festa».
Il pranzo all’Hotel Palace dovrà aspettare: «Avevamo invitato 150 persone – dice Chiara che neppure per un momento, durante il suo racconto, lascia trasparire delusione o amarezza – ma questa è la parte a cui abbiamo rinunciato sin da subito. Faremo una grande festa quando e se si potrà, altrimenti suddivideremo gli amici e ci troveremo a gruppetti. Quando nessuno correrà rischi».
Anche il viaggio di nozze è stato rimandato a data da destinarsi: «Siamo due grandi viaggiatori, gente da zaino in spalla e via. Avevamo organizzato un bel viaggio in Giappone, partenza domenica 19 aprile. Niente, anche quello dovrà aspettare. Non importa: abbiamo girato molto e le occasioni non mancheranno».
«In questo periodo di paure e incertezze una certezza c’è, ed è l’Amore – conclude Chiara-. Vorremmo che la nostra storia portasse un po’ di gioia e serenità. Il “nostro” giorno, resterà comunque il più bello, anche con la quarantena, anche se gli abbracci mancheranno un po’, insieme alle foto coi sorrisi».
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