“Piantiamo un albero in ricordo della pandemia”, l’idea della ‘vigna di Gorla’

Un gesto per ricordare, alle generazioni future, la grande difficoltà della pandemia e come l’intera comunità l'abbia affrontata insieme

Generico 2018

La visione è questa: un gruppo di persone che si ritrova al fresco delle piante, a parlare e ricordare questi mesi difficili. Come testimonianza del periodo che sarà passato da questa fase delicata, i tronchi degli alberi che, mese dopo mese, anno dopo anno, scandiranno il trascorrere del tempo, sempre più distante dalla pandemia.
Un luogo, o semplicemente un singolo tronco in ogni casa, per ricordare che siamo stati più forti e insegnare ai bambini di domani che ce l’abbiamo fatta.

Questo “sogno” è nato fra i filari della vigna di san Vitale di Gorla Maggiore: i promotori hanno immaginato di un modo diverso, orientato al futuro, per vivere questo periodo.

Alessio Ferioli, una delle anime del gruppo di volontari, spiega il progetto: «Ispirati dall’agronomo Emilio Bertoncini, che ringraziamo, abbiamo abbracciato l’idea di proporre ai nostri concittadini di piantare un albero per ricordare questo momento». Idea nuova che riecheggia anche esperienze del lontano passato, come quando nel periodo napoleonico furono piantati gli “alberi della libertà” che in alcune località sono oggi alberi monumentali (in Romagna “alberi della libertà” furono piantati anche dopo la Grande Guerra).

“Finirà la pandemia Covid-19: si tratta di uno di quegli eventi di cui si leggerà nei libri di storia tra molti decenni, se non nei secoli a venire, sia per l’evento in sé, sia per come cambierà il nostro modo di vivere, dalla scala locale e quella globale” scriveva appunto l’agronomo Emilio Bertoncini. “Per non dimenticare quanto sta accadendo, ma anche per trasformare il ricordo in un segno di speranza e in un gesto positivo verso il pianeta, potremmo fare qualcosa che lasci una traccia di questo tempo davvero eccezionale. Uno dei gesti adatti a questo scopo potrebbe essere piantare un albero della pandemia. Un albero è una forma di vita e lascerà la testimonianza vivente per decenni o secoli, perché contribuirà a migliorare l’ecosistema pianeta e ad aiutare nella lotta al cambiamento climatico, azione che rimane una delle più grandi sfide dell’umanità”.

«In quest’ottica – chiarisce Ferioli – non appena sarà possibile uscire, rispettando appieno le ordinanze ministeriali, vorremmo invitare i nostri concittadini a piantare un albero, o presso ciascuna abitazione, oppure, per chi non ne avesse la possibilità, pensare ad un posto in paese che riunisca le piante di ciascuno, un luogo che diventerà importante per la comunità per ricordare. A seconda del numero di adesioni sceglieremo il posto ideale in paese».

L’idea dei volontari è quella di coinvolgere anche le associazioni locali, affinché ciascuna lasci un segno, un ricordo di questo momento: «Sarebbe bello se a questo progetto aderissero tutti. Poi penseremo anche ad un’etichetta da attaccar su ciascun albero, lasciando ai proprietari una sorta di pergamena che ufficializzi l’adesione al progetto, così da creare anche un registro di tutte le piante del territorio nate in questa fase difficile».

Massima libertà nella scelta dell’albero, anche se Ferioli suggerisce «piante autoctone, ma anche arbusti o piante da frutto, a seconda dei gusti di ciascuno».

Intanto il gruppo sogna la riapertura delle attività e la possibilità di incontrare la gente, sempre più incuriosita negli ultimi anni dal lavoro fatto all’antica “vigna del Nando”: «Ci piacerebbe anche fare un aperitivo in vigna, organizzando un ritrovo fra le persone che ci sostengono e sono curiose di conoscere meglio la nostra attività: quando è stato organizzato, negli ultimi anni, ha permesso ai cittadini di incontrarci e incontrarsi fra loro, dando vita uno scambio proficuo e chissà, creatore di nuove amicizie».

Intanto continuano ad essere aperte le prenotazioni delle bottiglie di vino solidali (vedi qui), che permetteranno di gustare dell’ottimo vino e al contempo fare delle beneficenza. 
Tante idee, tutte diverse, ma che mostrano il desiderio di questo gruppo di appassionati di vino e agronomia, di impegnarsi per la comunità.

Per aderire al progetto dell’albero della pandemia o per prenotare una bottiglia di vino è possibile contattare gli amici della Vigna alla loro pagina facebook, qui.

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Pubblicato il 16 Aprile 2020
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