Sulla bidonvia di Laveno Mombello tornano gli stranieri: “Segnale di ripartenza”
Da metà luglio è tornato il turismo degli stranieri, ma sulla funicolare che porta al Sasso del Ferro salgono anche milanesi e piemontesi
«Andiamo su per vedere il panorama», racconta una signora di Intra, caschetto nero e mascherina sul volto, che ha scelto la “sponda magra” per trascorrere questa giornata di agosto dove il sole è caldo e accecante.
La funivia di Laveno Mombello è una vera attrazione per i turisti. Le sue ottanta cabine a forma di bidone salgono e scendono dal Sasso del Ferro, trasportando vacanzieri in cerca di avventura. Ed è forse da questa sala d’aspetto, riaperta a giugno dopo i mesi di lockdown, che si può fare un primo bilancio di questa strana stagione turistica.
Con la settimana di Ferragosto infatti, il paese sembra essersi finalmente ravvivato dopo un’inizio stagione dai ritmi lenti, come ci avevano raccontato gli albergatori. «È un turismo diverso dagli altri anni, le prime settimane di apertura i clienti erano principalmente italiani, da metà luglio sono tornati anche gli stranieri e speriamo continui così», racconta Marco Elia, 30 anni, da nove dipendente alla biglietteria delle Funivie del Lago Maggiore.
Fare bilanci senza dati alla mano non è comunque facile. Girando tra i commercianti però, la voce è unanime nel dire che c’è ripresa ma mancano i grandi numeri. Tedeschi, olandesi e francesi sono tornati, ma ora bisogna capire come andranno le prossime settimane e intanto, «quel che è perso è perso», spiega Paolo, dietro la sua bancarelle di borse al mercato.
A bilanciare la mancanza di stranieri sembra essere il turismo di prossimità, gente che ha riaperto le seconde case o che sceglie il Lago Maggiore. Un turismo mordi e fuggi: «Cercavamo un posto per fare una gita con i bambini e degli amici ci hanno consigliato ti venire qui», racconta un brianzolo mentre entra in biglietteria. Qui, per adeguarsi alle normative anti Covid, hanno messo adesivi rossi sul pavimento per indicare le distanze da mantenere, gel igienizzante, cartelli con avvisi e un display all’ingresso che segnala quando è possibile accedere alla biglietteria.
I turisti sembrano essersi abituati a questo nuovo modo di viaggiare, aspettano il loro turno e salgono sulla bidonvia sorridenti ed elettrizzati. L’esperienza infatti, è unica, con o senza mascherina. L’importante è non soffrire di vertigini.

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