Varese: dopo il Dpcm, Tari spostata a dicembre per gli esercizi commerciali
Perusin: «Consideriamo poi tutte le opportunità per andare incontro a coloro che sono colpiti dalle norme»

Più tempo per pagare la TARI di novembre, con il saldo della quota rinviato al prossimo mese. Dopo le chiusure contenute nel nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri e che, con tutta probabilità, riguarderanno anche Varese, Palazzo Estense comincia dai primi aiuti a chi rimarrà fermo.
«La prima cosa che possiamo fare – afferma l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin – è ampliare i termini di pagamento, fino al 16 dicembre, della prima rata della tassa sui rifiuti per tutte le attività commerciali. Spostiamo per ora il pagamento e, poi, valuteremo quanto sarà possibile fare dopo aver letto tutte le comunicazioni istituzionali che il Dpcm porterà inevitabilmente con sé. Da parte nostra consideriamo sin da ora tutte le opportunità per andare incontro a coloro che saranno colpiti dalle norme. Nel corso del primo lockdown, per esempio, alcune tasse, TARI compresa, sono state oggetto di esenzione per quanti erano sottoposti a chiusura. Il principio è di per sé semplice: se uno non lavora e non produce rifiuti, non sfrutta neanche a pieno il servizio per cui si paga la tassa. Resta, è vero, quella quota che permette la pulizia delle aree comuni della città, ma non sarebbe logico fargli pagare la cifra piena. Ora serve capire il nuovo quadro, ma la nostra impostazione non cambia: siamo accanto alle attività cui in questi giorni è richiesto un grande sacrificio e faremo tutto il possibile per tradurre questo impegno in gesti concreti. Un esempio di questo concetto è stata proprio la riduzione della TARI fatta nei primi mesi del coronavirus; una scelta che da un lato, soprattutto dopo le ultime misure, permette di dare ora maggiore respiro alle attività, mentre dall’altro, ed è potenzialmente ancor più importante, verrà mantenuta anche per il futuro».
Altra decisione già assunta da Palazzo Estense, grazie al decreto legge del 14 agosto scorso, è l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico fino al 31 dicembre prossimo per quelle attività che avevano aperto o ampliato i propri dehors. «Anche questa possibilità – conclude Perusin – è un aiuto concreto. Le concessioni già rilasciate saranno prorogate fino alla fine dell’anno e, mantenendo la gratuità per tutto questo periodo, stiamo studiando ulteriori possibili estensioni per sfruttare al meglio gli spazi del centro».
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