Festa del Papà: in Francia si festeggia a giugno (per via degli accendini)
La festa del Papà può ricorrere in date diverse a seconda del paese. La data scelta dai francesi ha una ragione molto insolita

In Italia ricorre ogni anno nella giornata del 19 marzo, in cui si ricorda San Giuseppe. Da poco festeggiata nel nostro Paese, la Festa del Papà è in realtà una delle ricorrenze che variano di più da Stato a Stato. Allineati all’Italia abbiamo infatti soltanto (alcune) altre nazioni fortemente legate alle profonde radici cristiano-cattoliche della celebrazione: come da noi, anche Andorra, Spagna, Portogallo, Bolivia, Honduras e Svizzera – nel Canton Ticino il 19 marzo è anche festivo – onorano i papà nel giorno della morte di San Giuseppe, il papà per antonomasia.
La maggior parte dei nostri vicini europei, invece, hanno optato per altre date: in Germania, per esempio, la ricorrenza cade nel giorno dell’Ascensione, 39 giorni dopo la domenica di Pasqua, quando si è soliti organizzare – complice la bella stagione – escursioni e pic-nic. Spostandoci un po’ più a nord, decisamente diversa è invece la scelta dei Paesi scandinavi, Finlandia, Norvegia e Svezia, ma anche di Estonia e Islanda, che festeggiano i papà nella seconda domenica di novembre.
Molto particolare è poi il caso della Francia che, un po’ come in tantissimi altri Paesi del mondo – tra cui Stati Uniti d’America, Canada, Regno Unito, Giappone, Cina, Argentina, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi e molte Nazioni africane – celebra la ricorrenza nella terza domenica di giugno. Di sicuro molto curiosa è la storia che c’è dietro la scelta dei cugini d’Oltralpe di dedicare un giorno del calendario alla Festa del Papà.
L’idea nacque nel 1949 ma solo a scopo commerciale, con la brillante campagna pubblicitaria di una fabbrica di accendini transalpina che spingeva così i bambini a omaggiare i papà con stampa accendini personalizzati nuovi di zecca. Solo tre anni dopo, visto il grande successo dell’iniziativa commerciale, si decise di aggiungere la festa al calendario ufficiale, spostandola nella terza domenica di giugno. Spesso si pensa che alcune festività abbiano uno scopo prettamente consumistico, ma in pochi sanno che, almeno per i papà francesi, è stato davvero così.
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