Boldetti: “Ad un mese dal trasferimento del Mercato, il bilancio non è positivo per la città”

Il commento, a un mese dal trasferimento in piazza Repubblica del mercato, del consigliere di minoranza Luca Boldetti

Arriva in piazza Repubblica il mercato del martedì

Dopo più di un mese dallo spostamento del mercato da piazzale Kennedy a piazza Repubblica, si può fare un primo bilancio di questa operazione. Bilancio che, purtroppo, non è particolarmente positivo per la città.

Dal punto di vista viabilistico le preoccupazioni che, con i colleghi di centrodestra, avevamo sollevato in Consiglio comunale si sono in parte verificate.

Il teatro di Varese è passato dall’idea di realizzare una bellissima piazzetta davanti al suo ingresso al ritrovarsi alcune bancarelle che danno l’idea di una struttura poco considerata o, comunque, ritenuta superflua in tale contesto.

Gli ambulanti sono stati divisi in soggetti di Serie A, collocati in mezzo a piazza Repubblica, di Serie B, nascosti dietro il teatro Apollonio, e di Serie C, trasferiti a Masnago, sfilacciando così quello che prima era un mercato unitario.

Inoltre, a differenza di quello che aveva promesso il sindaco Galimberti, il mercato situato in piazza Repubblica, ossia all’ingresso del “salotto buono” di Varese, non è un bel biglietto da visita, anzi… Ci si aspettava un colpo d’occhio sicuramente migliore, bancarelle ordinate e visivamente integrate tra loro, un posto bello, come era stato assicurato dalla maggioranza di centrosinistra. Invece c’è la sensazione di un luogo disordinato, cosa che, per merito degli ambulanti, in realtà non è all’interno della piazza. Ma l’imperfetto biglietto da visita rimane.

Infine, il vicesindaco Zanzi aveva assicurato che, con l’arrivo del mercato e maggiori controlli, piazza Repubblica sarebbe diventato un luogo sicuro e vivibile. Invece, appena le bancarelle terminano la giornata e liberano la piazza, tornano le “solite” frequentazioni che sicuramente non invogliano i varesini a passare di lì.

Insomma, l’inizio non è stato dei più incoraggianti e le promesse di Galimberti (anche in questo caso) sono state disattese dalla realtà dei fatti.

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Pubblicato il 13 Maggio 2021
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