Regione Lombardia stanzia 30 milioni di euro per finanziare le Rsa no profit
La legge autorizza la Giunta regionale a stanziare 3 milioni di euro come garanzia a favore delle Rsa che necessitano di liquidità e hanno quindi bisogno di mutui ipotecari. I mutui, grazie alla garanzia della Regione, saranno erogati da Finlombarda spa

«Regione Lombardia consentirà di finanziare le Rsa no-profit con risorse per 30 milioni di euro. Un’iniziativa importantissima per dare sostegno alle residenze per anziani dopo la crisi della pandemia da Covid-19. Il provvedimento dimostra come la Giunta regionale lombarda sia attenta alle esigenze del territorio e sempre pronta a fornire aiuto alle realtà che erogano servizi fondamentali per la nostra società».
Così Roberto Anelli, Capogruppo della Lega in Regione, e Marco Colombo (Lega), Vicepresidente della I Commissione Programmazione e Bilancio, sul progetto di legge 167, oggi al voto in Aula, sulla “Ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla Giunta regionale in via d’urgenza”, che prevede un articolo specifico sulla “Garanzia a sostegno del fabbisogno di liquidità, connesso alla crisi sanitaria da Covid-19, delle Residenze Sanitarie Assistenziali no-profit accreditate con il sistema sanitario”.
«La legge autorizza la Giunta regionale a stanziare 3 milioni di euro come garanzia a favore delle Rsa che necessitano di liquidità e hanno quindi bisogno di mutui ipotecari. I mutui, grazie alla garanzia della Regione, saranno erogati da Finlombarda spa, che metterà a disposizione un plafond di risorse pari a 30 milioni di euro. L’obiettivo è finanziare le Rsa no-profit mediante l’erogazione di mutui ipotecari per sopperire al bisogno di liquidità generato dalla riduzione di incassi da rette a sua volta legata alla emergenza sanitaria da Covid -19 – sottolineano Anelli e Colombo – Si tratta dell’ennesimo strumento che Regione Lombardia mette a disposizione delle varie realtà del territorio, in questo caso delle Rsa, per fare fronte all’emergenza che stiamo vivendo da oltre un anno. Dall’inizio della pandemia la Giunta regionale si è sempre adoperata per stanziare risorse e dare risposte a tutte le realtà più colpite dall’emergenza. La concretezza lombarda è un dato di fatto oggettivo che continua a contraddistinguere la nostra azione politica» concludono.
«Pur apprezzando lo sforzo fatto da Regione Lombardia, intervenuta a fine dicembre 2020 con incrementi tariffari nel tentativo di riconoscere agli enti gestori delle strutture sociosanitarie l’intero budget contrattualizzato per il 2020, ho fin da subito evidenziato che tale iniziativa da sola non era sufficiente a superare le gravi difficoltà in cui versavano le RSA- ha commentato Patrizia Baffi, Consigliere Regionale lodigiano di Fratelli d’Italia a margine dei lavori d’aula – Ho infatti condiviso con i colleghi, in ogni sede utile, che, per garantire la sopravvivenza delle strutture residenziali per anziani, il riconoscimento dell’intero budget contrattualizzato doveva essere assolutamente accompagnato da ulteriori interventi regionali utili a consentire di recuperare almeno in modo parziale i minori introiti dovuti alle mancate rette a carico delle famiglie, non percepite sui posti non occupati, e i maggiori costi sostenuti per la messa in sicurezza delle strutture e per la gestione dell’emergenza. Ritengo che con l’iniziativa legislativa di oggi, che nasce anche da una condivisione con Uneba in sede di dialogo con Finlombarda ritenuto opportuno e positivo, Regione Lombardia stia andando nella direzione di dare il giusto sostegno agli enti gestori delle strutture residenziali per anziani” sottolinea Patrizia Baffi “Un intervento che andrà monitorato e che auspico possa essere anche rimodulato se necessario in futuro. Non possiamo dimenticare anche le tante piccole realtà che in questi mesi hanno cercato di affrontare la crisi di liquidità rivolgendosi direttamente al sistema bancario, con tutte le difficoltà del caso».
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