Incidente mortale a Malnate, l’automobilista della Golf ai domiciliari
L'uomo è risultato positivo all'uso di stupefacenti e alcol. Il giudice ha convalidato l'arresto per omicidio stradale al termine delle indagini della Polizia Locale malnatese
E’ stato convalidato dal Gip del tribunale di Varese, dopo le indagini svolte dalla Polizia Locale di Malnate, l’arresto per omicidio stradale dell’uomo di Cantello che guidava la Golf che mercoledì 26 maggio si è schiantata frontalmente con la Fiat Panda guidata da Gianfranco Larghi, 57 anni di Solbiate con Cagno, rimasto ucciso sul colpo.
L’automobilista, 32 anni, è risultato positivo agli stupefacenti, cocaina e cannabis, e gli esami a cui è stato sottoposto in ospedale avrebbero rivelato anche tracce di alcol. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente l’uomo a bordo della Golf avrebbe invaso la corsia opposta sulla via Primo Maggio, incrociando l’auto di Larghi che veniva in senso opposto. L’impatto è stato violentissimo: il volontario della Croce Rossa è morto sul colpo, ferito e in stato di choc il figlio che era in auto con lui, un giovane di 23 anni.
Ricoverato anche il conducente della Golf che in ospedale è stato sottoposto agli esami del sangue che hanno dato esito positivo per quanto riguarda l’uso di droghe e alcol. Il tretaduenne è stato piantonato in ospedale e poi trasferito ai Miogni. Ieri, lunedì 31 maggio, si è svolta l’udienza di convalida al termine del quale il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari come richiesto dall’avvocato difensore. Il pubblico ministero aveva invece chiesto la custodia cautelare in carcere.
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Negli Stati Uniti chi viola il codice DUI (Driving Under Influence) è sottoposto all’arresto immediato che si protrae fino alla condanna da parte del giudice che può avvenire anche dopo 2-3 settimane, settimana che passerete in carcere (e già questo un bel deterrente).
Gli Stati Uniti sono stati precursori di almeno 15-20 anni in quello che viene definito di fatto omicidio colposo stradale. Un concetto che in Italia è stato recepito molto in ritardo con addirittura una buona parte di partiti di destra che non votarono. Il 69,5% dei deputati votò a favore, il 5% contro e il 25,4% si astenne lamentandosi che le pene sono come quelle previste per l’omicidio preterintenzionale, dunque spropositate. Ma quale differenza ci può essere tra uccidere una persona con un’arma oppure con un’auto lanciata senza controllo a causa del proprio stato psico-fisico alterato? Anzi nel secondo caso il crimine è ancora odioso in quanto si sarebbe potuto evitare facilmente.
Prendere in mano un’automobile in Italia è ancora una azione che viene affrontato con una leggerezza disarmante, troppo disarmante.