In viaggio con Dante al CPIA di Varese
Dal 27 maggio all’11 giugno infatti, al CPIA “Tullio De Mauro” di Varese è stata presentata la mostra dal titolo “In viaggio con Dante… un incontro con il grande poeta, un confronto aperto con il panorama di culture del CPIA”, che è ancora visitabile sul sito
Anche il CPIA ha ricordato Dante, con una interessante mostra di acquarelli che si è appena conclusa nella sede della scuola.
Dal 27 maggio all’11 giugno infatti, al CPIA “Tullio De Mauro” di Varese è stata presentata la mostra dal titolo “In viaggio con Dante… un incontro con il grande poeta, un confronto aperto con il panorama di culture del CPIA”, che è ancora visitabile sul sito di CPIA.
La mostra, oltre ad esporre gli splendidi e intensi acquarelli di Inna Belaets, che rappresentano alcuni significativi Canti dell’Inferno della Divina Commedia, propone le sintesi dei canti illustrati, versi scelti per ogni canto, con la traduzione in svariate lingue, e alcuni commenti personali degli studenti sul “viaggio” fatto insieme a Dante; infine una sezione particolare è dedicata ai modi di dire e alle espressioni ancora oggi usate che risalgono proprio al linguaggio della Commedia, spiegate e tradotte, quando presenti in altre lingue.
L’esposizione è la conclusione di un percorso proposto agli studenti delle classi avanzate dell’alfabetizzazione, cominciato l’anno scorso con lo studio di uno dei massimi capolavori in prosa della letteratura italiana, I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, e proseguito quest’anno con la presentazione agli studenti del più alto esempio di poesia italiana, cioè la Divina Commedia di Dante Alighieri, in occasione della ricorrenza dei settecento anni dalla sua morte.
Un progetto ambizioso, che ha visto come referente Maria Francesca Zeuli in collaborazione con Elena Vedani e Raffaella Sigismondo e sotto l’egida della dirigente Lorella Finotti. E che ha mostrato come sia possibile proporre Dante agli studenti stranieri del CPIA (Il Centro Provinciale d’Istruzione per Adulti) malgrado la complessità della lingua dantesca, e come sia possibile aprire finestre di dialogo e confronto interculturale, grazie agli attualissimi stimoli che un’opera come la Divina Commedia, dopo settecento anni, offre ancora oggi.
La sorpresa che ne viene poi è grande, quando un autore italiano, come Dante, trova risonanze e riferimenti in tante altre culture e lingue: stimola così discussioni, riflessioni ed espressioni che vanno al di là del previsto: infatti, proprio dalla lettura e dall’analisi di alcuni dei Canti più famosi dell’Inferno della Divina Commedia è esplosa la creatività di Inna Belaets, studentessa russa del CPIA, che li ha illustrati in suggestivi acquarelli.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su "Palestre e scuole sono una priorità": il presidente della Provincia parla dei problemi edilizi nei licei di Varese, Sesto e Saronno
axelzzz85 su Investito sulle strisce pedonali a Varese. Uomo di 76 anni soccorso in viale Borri
Alberto Gelosia su Intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi, il ricorso al Tar parte da tre Comuni del Varesotto
MarcoR su Intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi, il ricorso al Tar parte da tre Comuni del Varesotto
Felice su Il valore aggiunto dell’exchange: Elisabetta si riscopre ad Ottawa
Felice su Intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi, il ricorso al Tar parte da tre Comuni del Varesotto
In un momento storico in cui sembra non esserci che divisione e contrasto, la Professoressa Maria Francesca Zeuli, con i suoi collaboratori, ha saputo far coagulare in una espressione artistica “fratelli” di tanti Paesi in nome della cultura. Questi sono i solidi “paletti” nella Storia! Ci dimostrano che la vera integrazione passa per i valori universali, che attengono agli unici grandi valori che sono l’Amore e la Bellezza. Da Storica dell’Arte sono grata alla Professoressa Zeuli, alla Dirigente della scuola, che ha sposato l’iniziativa, e a tutti quanti si sono spesi per la Mostra, per aver voluto investire tempo ed energie in questo progetto meraviglioso!