Processo Mensa dei poveri, tutti rinviati a giudizio
Tra loro anche l'ex-eurodeputata Lara Comi e il sindaco di Gallarate Andrea Cassani. Prima udienza a novembre
Sono stati tutti rinviati a giudizio a Milano gli oltre 60 imputati, tra cui l’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi, il sindaco leghista di Gallarate Andrea Cassani, l’ex vicecoordinatore lombardo ‘azzurro’ ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella e il consigliere lombardo e collega di partito Fabio Altitonante.
Tutti tranne gli imputati accusati di abuso d’ufficio (tra i quali la dirigente del Comune di Gallarate Marta Cundari, l’architetto Moriggi, Massimo Giuliani e Franco Zinna) per i quali è stata pronunciata una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.
La decisione del gup Natalia Imarisio ha riguardato coloro che hanno scelto il rito ordinario nel procedimento a carico di oltre un centinaio di persone, scaturito dalla riunione di quattro filoni dell’inchiesta “Mensa dei poveri” su un presunto sistema di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia. Prima udienza del dibattimento fissata per il 18 novembre, avanti al tribunale di Milano, sesta sezione penale.
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