Alla funivia di Monteviasco nuovi lavori sulla fune portante
Il sindaco Nora Sahnane spiega i passaggi tecnici degli interventi sull'impianto. Obiettivo riattivare il servizio il prima possibile, entro fine anno. “Chiesto sostegno a Regione Lombardia“
La preoccupazione rimane come sempre quella di aprire il prima possibile, evitando ulteriori disagi ai pochi residenti e al contempo far sbocciare un luogo rimasto per troppo tempo isolato dal punto di vista turistico, e perciò coronare la voglia di libertà e natura che a Monteviasco si respira in ogni tegola delle sue casette di montagna.
Per questo il sindaco Nora Sahnane ha in questi giorni fatto il punto sui lavori in corso che permetteranno di riaprire l’impianto Ponte di Piero – Monteviasco come è noto fermo dopo la tragedia di tre anni fa, le indagini della magistratura e la necessità del rinnovo dell’impianto per questioni di sicurezza.
«Grazie al contributo stanziato da Regione Lombardia e Comunità Montana Valli del Verbano, nelle scorse settimane è stato possibile effettuare una buona parte dei lavori che prevedono manutenzione straordinaria e riqualificazione della nostra funivia e l’installazione di un ascensore», spiega la sindaca, che si riferisce alla zona della stazione di monte.
Durante le operazioni sono state effettuate scrupolose verifiche strumentali – doverose dopo quasi tre anni di fermo attività – che hanno evidenziato la necessità di sostituire alcuni componenti dell’impianto che non hanno superato i cosiddetti “controlli non distruttivi” (cioè le procedure per valutare l’integrità dei materiali senza alterarne lo stato).
«Per migliorare l’efficacia dei controlli, i tecnici incaricati ci hanno anche suggerito di effettuare ora una particolare operazione sulla fune portante, che sarebbe prevista, invece, tra circa un anno. Inoltre, anticipando adesso questo intervento importante, eviteremo di dover rimettere mano alla struttura già nel prossimo futuro. Per questi nuovi interventi, il Comune ha chiesto sostegno a Regione Lombardia. Dal punto di vista delle tempistiche, il tutto dovrebbe comportare lavori per ulteriori 10 giorni “sul campo”, qualche giorno in più sarà invece richiesto per gli atti amministrativi».
«In questo momento, nonostante il desiderio di vedere la nostra funivia di nuovo operativa, riteniamo prioritario fare il possibile per garantire una ripartenza nella massima sicurezza, considerando ogni dettaglio dell’impianto, anche alla luce del fatto che nessuna manutenzione è stata effettuata negli ultimi tre anni di chiusura», ha concluso Nora Sahnane.
La tempistica per la fine dei lavori e la riattivazione dell’impianto è per fine anno.
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