A Rescaldina nasce “Ricettiamoci”, l’app che punta a diventare l’Instagram delle ricette
Irene e Alessio, che da qualche anno si sono trasferiti a Rescaldina, hanno lanciato l'app "Ricettiamoci", che punta a coniugare cucina e socialità
Lui si chiama Alessio ed è un ingegnere informatico. Lei si chiama Irene ed è una cuoca sopraffina. Insieme, non solo crescono tre figli e da pochi anni hanno messo radici con la loro famiglia a Rescaldina, ma hanno anche deciso di reinterpretare il concetto di cucina per colorare una delle tele da sempre più care agli Italiani di una nuova sfumatura di colore, quella della socialità. È nata così Ricettiamoci, l’app di “casa nostra” che si propone agli utenti come un piccolo Instagram della cucina. E alle soglie del Natale, che nelle case della Penisola è la ricorrenza che fa rima con cucina per eccellenza, LegnanoNews si è fatta raccontare dai creatori in persona la sua storia.
Come è nata l’idea?
Abbiamo iniziato a pensarci prima del lockdown dello scorso anno. Guardando le app dedicate alle ricette, abbiamo notato che nessuna consentiva agli utenti di inserire le proprie ricette e di continuare a svilupparle, magari anche grazie ai consigli degli altri, o anche solamente di ricevere un feedback da parte di chi la sperimentava. Così abbiamo deciso di lavorare ad una specie di Instagram della ricetta e piano piano lo abbiamo costruito aggiungendo funzioni che sembravano utili rispetto all’obiettivo, come ad esempio la possibilità di scambiare messaggi con l’autore della ricetta o anche il calcolo automatico delle calorie di una ricetta in base ad ingredienti e quantità e la possibilità di visualizzare le ricette per territorio, accanto a funzioni più tipiche dei social come i commenti, le stelline per le ricette apprezzate e gli inviti agli amici.
Tutto ruota intorno alla cucina, insomma, ma c’è di più rispetto alle ricette…
L’idea di base è quella di fornire spunti per la cucina, per migliorare quello che si è sempre fatto, ma tra gli obiettivi ai quali abbiamo puntato con l’app c’è anche quello di trovare nuove amicizie e divertirsi in maniera sana. Si parte dalla cucina ma da lì si apre un mondo: non volevamo semplicemente creare uno strumento per cucinare come ce ne sono tanti, per differenziarla abbiamo lavorato sul concetto di condivisione e di socialità.
Che riscontro avete avuto finora?
Abbiamo una settantina di utenti al momento, ma stiamo iniziando ora a “pubblicizzare” l’app. Stiamo procedendo poco alla volta, per ora abbiamo stabilizzato l’app rispetto all’idea originaria e l’abbiamo pubblicata e ci sembra che stia piacendo: chi la prova la apprezza e c’è un buon utilizzo. Va tenuto conto che è un’app “di settore”, ha un target diverso rispetto ai social network tradizionali e richiede un po’ più di impegno a chi partecipa.
Dite la verità, state già mettendo in cantiere nuove idee…
Le idee sono tante. A breve rilasceremo dei giochi a tema, alle quali pensiamo di associare anche dei premi, e metteremo a disposizione degli utenti la possibilità di caricare la foto di un piatto che è piaciuto o incuriosisce per chiedere consigli agli altri chef su come cucinarlo. Pensiamo anche ad una finestra dedicata anche alla promozione dei prodotti a chilometro zero: una delle funzionalità a cui stiamo pensando è ad esempio quella di permettere ad agricoltori o produttori locali di promuovere i propri prodotti magari attraverso dei link alle ricette, per dare una vetrina a chi altrimenti magari rispetto alla grande distribuzione fatica ad avere voce in capitolo. Sarebbe bello anche rendere l’app “internazionale e aprirla ad altri mercati.
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