La Svizzera sta valutando norme anticovid più restrittive
Preoccupa l'aumento dei ricoveri Covid in terapia intensiva. Il Consiglio Federale sta valutando nuove regole

La Svizzera sta valutando provvedimenti più restrittivi in grado di far fronte ad un eventuale aggravarsi della pandemia. Il Consiglio federale, nella seduta del 10 dicembre, ha deciso di porre in consultazione due ipotesi: l’accesso limitato – per alcuni luoghi – alle sole persone vaccinate o guarite e una sorta di lockdown selettivo, per le situazioni dove non è possibile indossare mascherine o dispositivi di protezione.
La prima prevede di limitare l’accesso ai luoghi chiusi alle persone vaccinate o guarite con l’obbligo della mascherina e l’obbligo di stare seduti durante le consumazioni. In questa variante, soltanto chi è vaccinato o guarito avrebbe accesso alle strutture culturali, sportive e per il tempo libero, ai ristoranti e alle manifestazioni. Dove non è possibile portare la mascherina o stare seduti durante le consumazioni, per esempio in discoteca, al bar o nella pratica di determinate attività del tempo libero, è richiesto anche un test negativo.
Nella seconda variante sono invece previste chiusure dove è impossibile portare la mascherina. Tutte e due le varianti inasprirebbero i provvedimenti di base, per esempio con l’obbligo del telelavoro o la limitazione del numero di partecipanti a incontri privati. La consultazione durerà fino al 14 dicembre. Il Consiglio federale ha inoltre posto in consultazione la reintroduzione dell’assunzione dei costi dei test per poter attuare il più rapidamente possibile, dopo la votazione finale, il mandato del Parlamento.
“Considerati l’alto tasso d‘occupazione dei letti nei reparti di terapia intensiva (il 34 per cento è occupato da pazienti Covid, ndr) e le incertezze sulla variante Omicron, è importante ridurre la circolazione della variante Delta per sgravare gli ospedali – si legge nella nota odierna -. Nella seduta del 3 dicembre 2021, il Consiglio federale aveva deciso di rafforzare i provvedimenti. Soltanto tra alcuni giorni si potrà capire in che misura siano osservati e se siano sufficienti per invertire la tendenza dei ricoveri”.
La scheda con i provvedimenti in dettaglio
Sempre nella seduta di oggi, per far fronte all’evolversi della pandemia il Consiglio federale ha deciso una nuova chiamata in servizio nazionale delle persone tenute a prestare servizio di protezione civile. Si tratta di un contingente pari al massimo a 100.000 giorni di servizio valido fino al 31 marzo 2022.
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