Omicidio di Morazzone, cosa non ha funzionato? Interrogazione di Bianchi alla ministra Cartabia
Nell'interrogazione alla ministra si ricostruisce con particolare attenzione quanto riguarda l'impasse di comunicazione tra le istituzioni

Il deputato leghista Matteo Bianchi ha depositato un’interrogazione alla ministra della Giustizia sull’omicidio di Morazzone. “L’omicidio di Daniele, il bimbo di 7 anni brutalmente ucciso a Morazzone dal padre, ha scosso l’intera provincia – spiega il deputato -. Paitoni, mentre si trovava ai domiciliari, prima ha tolto la vita al figlio e poi, eludendo le misure di custodia, ha tentato di accoltellare la moglie raggiungendola nella vicina città di Gazzada Schianno. Fatti di una gravità assoluta che, viste già le precedenti denunce a carico del soggetto, mettono in evidenza tutte le lacune del nostro sistema. Per questo abbiamo depositato un’interrogazione indirizzata alla ministra Cartabia per capire le motivazioni che hanno reso inefficaci le precedenti disposizioni e come sia stato possibile, a un soggetto con già tali precedenti, fare determinate concessioni che sono costate la vita di un povero bambino”.
Nell’interrogazione alla ministra si ricostruisce quanto appreso attraverso gli organi di stampa, con particolare attenzione su quanto riguarda l’impasse di comunicazione tra le istituzioni che non avrebbe consentito di prendere le dovute precauzioni nell’affidare il figlio a Paitoni: “Le risultanze dell’ispezione ministeriale – scrive Bianchi nell’interrogazione parlamentare – potranno chiarire i molti aspetti che destano perplessità, primo fra tutti l’affidamento del piccolo Daniele al papà Davide, nonostante le due denunce per maltrattamenti presentate dalla moglie nei confronti del marito e come mai, il Paitoni abbia avuto la possibilità di vedere il figlio e trascorrere con lui il Capodanno senza alcuna sorveglianza nonostante l’attivazione di un codice rosso per maltrattamenti in famiglia a suo carico”.
Nello specifico la richiesta che il deputato varesino rivolge alla ministra Marta Cartabia è questa: “come mai le decisioni prese dagli enti preposti non siano state efficaci nel tutelare la vita del piccolo Daniele; se intenda modificare normativamente le disposizioni sugli arresti domiciliari incapaci, nel caso specifico, di trattenere il Paitoni; se ritenga di modificare le modalità di collaborazione e scambio di informazioni tra Procure, magistrati e istituzioni tutte, per evitare compartimenti stagni di azione?“.
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