Lavoro: Assosomm a fianco delle istituzioni per applicare il nuovo decreto per la protezione dei profughi Ucraini
Così il presidente Rasizza sulla storica decisione della Ue: “Bene aiutare coloro che cercano riparo in Italia. Difficile parlare di futuro, ma con il lavoro proviamo a costruire un presente più concreto”

Sono 27 i Paesi dell’Unione Europea che hanno dato il via libera per applicare una storica direttiva per la protezione temporanea degli sfollati e che sarà destinata ad accogliere chi è oggi in fuga dall’Ucraina. È il compromesso faticosamente raggiunto al vertice dei ministri dell’Interno dell’Unione che si sono riuniti a Bruxelles. Gli Ucraini avranno così diritto a un permesso di soggiorno immediato che consentirà loro anche di lavorare. La durata è di un anno, prorogabile fino a tre. Si tratta di un’equiparazione allo status di rifugiato che prevede il riconoscimento di un permesso di soggiorno che consente anche di lavorare, mandare i figli a scuola, avere assistenza sanitaria e spostarsi senza limitazioni in UE.
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