A Biandronno la giunta approva il progetto della nuova piazza Cavour, senza cedro del Libano
Un agronomo chiamato a decidere le sorti del grande albero. Nella delibera di giunta dello scorso 28 luglio è indicata una spesa che prevede taglio e sostituzione delle attuali piante

Per riqualificare Piazza Cavour a Biandronno c’è una delibera, approvata lo scorso 28 luglio, che contiene il progetto esecutivo con una spesa di 30.000 euro. Nel dettaglio quei fondi servono per intervenire sia sulla fontana, per ripulirne i marmi, sia sul verde. Con la parola “ verde” si considera anche il cedro “di notevoli dimensioni” che ha già provocato la rottura della fioriera e della pavimentazione in cubetti di porfido “rendendo particolarmente pericoloso il passaggio pedonale”. (scarica il progetto)
Nel dettaglio, sono previsti 3.000 euro per il taglio di due cedri e di 2 tuie, 4.000 euro per la posa di 2 carpini piramidali, 3.000 euro per la sostituzione dei dissuasori mettendone 20 in acciaio oltre a 12.000 euro per le opere edili necessarie alla rimozione della fioriera e della pavimentazione con la rimozione del ceppo e la posa di nuovi cubetti di porfido, oltre alla pulizia della vasca. Tra le spese previsti anche 1500 euro per l’incarico professionale a un agronomo che dovrà valutare lo stato di salute della pianta.

Domani, martedì 2 agosto, è atteso un esperto che valuterà se il grande cedro del Libano è ammalorato e se è un pericolo per la sicurezza pubblica come paventato dal sindaco Massimo Porotti.
Nella delibera di giunta del 28 luglio scorso si legge:
“ … per migliorare e rendere più sicura la Piazza si intende procedere con la sostituzione di numero quattro essenze arboree ormai in precario stato di conservazione, procedere con la sostituzione dei paletti dissuasori e ripristinare il corretto funzionamento della fontana alla base del monumento ai caduti delle guerre”.
( scarica la delibera_giunta_n_53)
L’agronomo individuato dal Comune dovrà esprimersi sulla possibilità di proseguire con il progetto approvato dalla giunta Porotti o modificarlo per tutelare un bene storio a cui la popolazione è affezionata.
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