Robotica: un settore di nuovo in crescita
Come si può immaginare, a causare la fase di stallo del 2020 è stata la pandemia. Tuttavia, già nel 2021 la situazione ha mostrato un positivo cambiamento: il settore della robotica ha ricominciato a crescere in maniera molto rapida

Come si può immaginare, a causare la fase di stallo del 2020 è stata la pandemia. Tuttavia, già nel 2021 la situazione ha mostrato un positivo cambiamento: il settore della robotica ha ricominciato a crescere in maniera molto rapida. Questo è accaduto persino in Italia, anche per merito degli incentivi proposti alle aziende. Nel nostro territorio nazionale lo scorso anno le installazioni di robot sono aumentate del 65%, una percentuale che si concretizza in oltre 14.000 unità installate. I dati registrati dalla Federazione Internazionale della Robotica (IFR) parlano chiaro: nel 2021 sono stati installati più di mezzo milione di nuovi robot. Questo ha comportato l’aumento del tasso di crescita annuale, arrivato al 31%, e ha permesso di contare oltre 3,5 milioni di robot attivi negli stabili industriali di ogni parte del mondo.
Una crescita che fa ben sperare
Il report della IFR ci racconta di una crescita che ha portato le installazioni annuali di strumenti robotici ad essere più che raddoppiate in soli sei anni. Come abbiamo detto, gli incentivi hanno fatto la loro parte, ma il merito più grande va proprio alle aziende che operano nell’ambito della robotica industriale.
Queste realtà hanno portato nel settore produttivo e della logistica dei grandi e positivi cambiamenti. Hanno permesso di automatizzare numerose mansioni rendendo le operazioni più rapide e precise. Hanno aumentato la sicurezza dei lavoratori, che invece di svolgere mansioni più rischiose possono occuparsi di monitorare il lavoro dei robot. In pratica, la robotica ha fatto una grande differenza nelle fabbriche e nei magazzini aziendali di ogni parte del mondo, incrementandone l’efficienza e la produttività, ma anche proponendo molti altri vantaggi.
Si prevede che nei prossimi anni il settore della robotica continuerà a progredire, andando così a garantire funzionalità ancora più interessanti. Al contempo, continueranno ad aumentare le installazioni annuali e il numero di imprese che hanno deciso di investire per l’implementazione di robot collaborativi.
La crisi non spaventa il mondo della robotica
Sappiamo tutti che, anche se nel 2021 le installazioni sono aumentate molto in tutti i settori industriali principali, in questo 2022 c’è stato un nuovo rallentamento. Quest’ultimo è stato scaturito dalla crisi dei semiconduttori, dal caro energia, dalle tensioni geopolitiche e da tanti altri fattori rilevanti. Questo ha portato molti Paesi del mondo ha rallentare la produzione. Praticamente ogni tipologia di realtà aziendale o produttiva, in maniera più o meno incisiva, è stata colpita dall’attuale situazione globale. Anche il settore della robotica ne ha risentito, ma la crescita è comunque in atto.
L’interesse per la robotica collaborativa in Italia
I recenti report affermano che in Italia ci sono tantissimi robot industriali in uso. Sono attivi in particolare nei settori metallurgico, automobilistico, food and beverage e della produzione dei macchinari industriali.
Al momento le aliquote del credito d’imposta per gli investimenti nell’acquisto e nell’implementazione di beni 4.0 sono state ridotte. Nonostante questo, le aziende che operano nell’ambito della robotica e dell’automazione industriale hanno prospettive ottimali. Questo perché i ritardi dovuti ai rallentamenti del 2021 e del 2022 hanno comportato un accumulo di ordini. Alcuni di essi sono già stati evasi, mentre altri verranno completati nel 2023.
In conclusione possiamo affermare che il mercato della robotica sta procedendo a passo svelto nonostante le difficoltà, rendendo il mondo delle industrie sempre più efficiente e funzionale.
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