A Saltrio riapre Casa Beatrice, sarà uno spazio per costruire il “dopo di noi”
La struttura verrà inaugurata venerdì 11 novembre e offrirà a persone disabili la possibilità di imparare a vivere in autonomia, secondo le proprie personali risorse

Riapre le porte Casa Beatrice, la struttura di Saltrio che fino al 2003 è stata una comunità alloggio per donne adulte con disabilità e che ora tornerà ad accogliere persone fragili, grazie al progetto “Dopo di noi” di Oami – Opera assistenza malati impediti che fondò la casa nel 1975.
La struttura, che ha ricevuto i fondi del Piano di Zona di Arcisate per la ristrutturazione è pronta ad accogliere gli utenti e domani verrà presentata ai servizi territoriali, assistenti sociali e responsabili dei servizi sociali, operatori dei servizi di zona come Cps, servizio fragilità e cdd dei 21 comuni della Comunità Montana del Piambello.
Venerdì 11 novembre il taglio del nastro della struttura, con i sindaci degli 11 comuni del Piano di Zona di Arcisate, il parroco e gli utenti e operatori delle altre due case di Oami della provincia di Varese (casa Laura e casa Elisa), i volontari che collaborano con la vicina Casa Silvia (struttura anch’essa di Oami) e tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla ristrutturazione e alla riapertura.
L’obiettivo del progetto è quello di far nascere sul territorio una realtà che accolga e sviluppi in maniera idonea l’idea del “Dopo di noi” nella quale la persona disabile possa gradualmente costruire il proprio futuro di vita autonoma in base alle proprie risorse personali.
Il percorso e la struttura permetteranno di potenziare queste risorse, sostenendo l’autonomia, l’autodeterminazione e l’interdipendenza sociale della persona, con percorsi di crescita nei quali sperimentarsi nella vita adulta attraverso le relazioni e la condivisione di spazi con terzi. Nello stesso tempo il progetto offre alle famiglie la possibilità di prepararsi e preparare con cura il “dopo di noi” dei propri familiari portatori di disabilità.
Il servizio residenziale offre uno spazio di vita quotidiana per un gruppo di persone disabili in cui costruire dal punto di vista emotivo, affettivo e pratico, le proprie relazioni e un ambiente di vita personale. Partendo da questo principio si è data importanza all’ambiente, riproducendo il più possibile un luogo confortevole dove ognuno abbia degli spazi propri, pur condividendoli con altri.
Per facilitare un buon inserimento, si offre alla persona che desidera entrare nella Casa la possibilità di portare con sé oggetti personali, per favorire familiarità e continuità rispetto all’ambiente in cui ha vissuto in precedenza. Altro aspetto importante è mantenere, per chi può, i contatti con la rete parentale e amicale, trovando le modalità idonee di rapporto.
A fianco degli ospiti operatori che li aiuteranno a dotarsi di un bagaglio di comportamenti e scelte possibili con cui affrontare il nuovo, le difficoltà della quotidianità, le differenti situazioni dove l’obiettivo finale è il benessere a 360°.
Destinatari di questa opportunità sono persone di entrambi i sessi con disabilità intellettiva, fisica o sensoriale tra i 18 e i 64 anni che possiedono un discreto grado di autonomia nella gestione del sé, della propria quotidianità e del proprio tempo libero.
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