Guerra cyber contro le droghe che sono ovunque

Dopo la pandemia il mercato della droga si caratterizza per una sempre maggiore disponibilità e diversità dei modelli di consumo. Preoccupa l’incremento della produzione di droghe sintetiche. Successo della guerra cyber

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L’emergere di nuove rotte del traffico di droga, l’espansione dei mercati online e la disponibilità di uno spettro più ampio di sostanze sono tra i risultati evidenziati dalle recenti relazioni pubblicate dall’Agenzia europea per la droga (EMCDDA). Secondo l’agenzia hanno consumato cannabis negli ultimi 12 mesi 22 milioni di adulti tra i 15 e i 64 anni, ovvero l’8% della popolazione del continente; le altre sostanze, cocaina, MDMA, amfetamine sono usate da circa l’1%. Tutte le percentuali raddoppiano nella fascia 15 ai 34 anni. (nella foto i controlli degli agenti della Guardia di Finanza a Malpensa)Fonte: https://www.emcdda.europa.eu/system/files/publications/14644/2022.2419_IT_02_wm.pdf 

Questa è solo la punta dell’iceberg. Dobbiamo riconoscere che oggi, direttamente o indirettamente, tutti sono in qualche modo influenzati dall’uso di droghe. Oltre a coloro che sviluppano problemi e necessitano cure o altri servizi, ci sono le conseguenze indirette che possono essere meno evidenti, ma ugualmente importanti. Tra queste figurano i giovani vulnerabili reclutati per delinquere, una maggiore pressione sui bilanci sanitari, i costi per la società delle comunità che non si sentono sicure e le imprese e le istituzioni compromesse dalla corruzione e dalla criminalità.

Alexis Goosdeel, direttore del centro di monitoraggio europeo commenta: “Ovunque, tutto, tutti. Oggi ci troviamo di fronte a una situazione in cui possiamo osservare l’impatto dei problemi legati alla droga pressoché ovunque. La situazione che dobbiamo affrontare, più complessa che in passato, è caratterizzata da un’elevata disponibilità e da una maggiore diversità dei modelli di consumo. Quasi tutto ciò che presenta un potenziale psicoattivo rischia ora di apparire sul mercato, spesso erroneamente etichettato. Questo significa che chi consuma queste sostanze potrebbe non essere a conoscenza della natura di ciò che sta effettivamente assumendo. Sono particolarmente preoccupato dall’adulterazione dei prodotti a base di cannabis con cannabinoidi sintetici e dall’incremento della produzione di metamfetamina”. Un altro cambiamento importante riguarda la cannabis. Attualmente, il contenuto medio di THC della resina (21 %) è diventato quasi il doppio di quello della cannabis in foglie e infiorescenze, che in genere è intorno all’11 %. Si tratta di un’innovazione e adattamento spinto dai produttori di resina, solitamente situati al di fuori dell’Unione europea, per rispondere alla concorrenza della cannabis prodotta internamente.

Boom delle droghe sintetiche “fatte in casa” e vendute online

Le tendenze europee trovano riscontro anche in Italia. Il Covid ha influito anche sui consumi di sostanze. Secondo i dati del Centro Nazionale per le Dipendenze e il Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, c’è stata un’impennata dei nuovi oppioidi sintetici e benzodiazepine, acquistati soprattutto online. Analizzando i contenuti dei sequestri operati da Polizia e Guardia di Finanza nel periodo della pandemia sono state scoperte oltre 200 nuove sostanze psicoattive. Spiega Roberta Pacifici, direttrice dell’Allarme Precoce sulle Nuove Sostanze Psicoattive dell’ISS: “Si registra un aumento del 500% nell’uso di gamma butirro lattone (GBL). In origine è un solvente industriale liquido, inodore e incolore, facile da procurarsi, a basso costo. Il GBL è sempre più consumato a scopo ricreativo. È una sostanza bifasica detta la “droga dei festini o dello stupro”. Disinibente a bassa concentrazione, fa addormentare con l’aumento della dose oppure combinato con l’alcol, che ne duplica l’effetto, agendo sugli stessi inibitori”. In massiccio aumento anche MDMA, la nuova ecstasy, potenziata di 3-4 volte rispetto a quella che già circolava da decenni, e i “catinoni sintetici”, polveri che mimano gli effetti della cocaina. Per i laboratori casalinghi servono chimici e sostanze, anche farmaci, spesso comprati sul dark web. Gli utenti sono spesso cavie inconsapevoli, che acquistano online con le prepagate, oltre che in strada. La distribuzione avviene con corrieri espressi, più o meno consapevoli, che portano a casa una confezione di shampoo, che contiene GPL oppure un poster nella cui cornice ci sono le compresse. Gli effetti di queste droghe sintetiche sono ancora più devastanti di quelle tradizionali, come tristemente anticipato dal caso americano. In Vietnan sono morti 60 mila soldati americani in 15 anni. Dal 2000 sono oltre 1 milione i morti per overdose negli Stati Uniti. L’anno scorso oltre 100 mila. Imputato principale il fetanyl e le nuove droghe sintetiche, prima causa di morte tra i giovani.

Le piazze dello spaccio 4.0

L’online non ha soppiantato l’offline. C’è la distribuzione a tempo nelle zone centrali dei centri urbani, nelle ore e giorni della movida. E ci sono le piazze periferiche permanenti, che hanno replicato e industrializzato il modello Scampia. È un sistema militarizzato di controllo del territorio, aperto h24, con droni di sorveglianza, vedette con braccialetti elettronici che diffondono i segnali d’allarme vibrando istantaneamente in tutta l’area, e un modello di business, simile ai temporary outlet. Quando il clan gerente viene colpito, subentrano altri gruppi che pagano l’affitto a chi è stato arrestato. È come affittare un ramo d’azienda. A Roma, la prima città italiana per sequestri, ci sono circa 100 piazze, gestite da clan locali, che si approvvigionano dalle reti mafiose internazionali, ‘Ndrangheta in primis. Il valore è enorme. Un chilo di cocaina, che, all’ingrosso si tratta a 2000 euro, al dettaglio si trasforma in 60 mila euro, con dosi per la paghetta delle vedette che valgono 10 euro. Il sistema ha capacità di creare consenso. Quando viene rilasciato un boss (o arriva un grosso carico) si sparano fuochi d’artificio e tutti sanno cosa significa. A lisciare le coscienze e far quadrare i bilanci dei fiancheggiatori, c’è il sistema della retta. Per evitare sequestri importanti, centinaia di famiglie in cambio della custodia temporanea ricevono da 500 a 1000 euro al mese. In questa guerra infinita, l’unico modo per combattere un lato della medaglia, quello della produzione e distribuzione, è usare le stesse arme tecnologiche, anche meglio dei narcotrafficanti.

La guerra cyber ai cartelli

L’Europol ha annunciato in questi giorni di aver portato a termine l’operazione Luci del Deserto, durata due anni. È stato smantellato il «super-cartello» che controllava un terzo del mercato della cocaina in Europa in un’operazione coordinata da Europol e alla quale hanno partecipato anche agenti di polizia di Olanda, Francia, Belgio e Emirati Arabi Uniti. La macro-organizzazione criminale aveva stabilito la propria base nei Paesi dove si trovano i principali porti d’Europa, considerati la prima porta di ingresso per gli stupefacenti nel continente europeo. Da Dubai, i capi, noti come i “Lords of Drugs” controllavano e dirigevano le attività criminali delle cellule dei vari Paesi. Nel corso delle indagini sono state sequestrate più di 30 tonnellate di cocaina (valore al dettaglio 2 miliardi di euro). Fonte: comunicato stampa dell’Europol.

(https://www.europol.europa.eu/media-press/newsroom/news/heat-rising- european-super-cartel-taken-down-in-six-countries)

Il comunicato stampa sottolinea la cooperazione internazionale alla base del successo dell’operazione. “All’inizio di settembre, Europol e il ministero dell’Interno degli Emirati Arabi Uniti hanno firmato un accordo, che consente agli ufficiali di collegamento delle forze dell’ordine degli Emirati Arabi Uniti di essere dispiegati presso la sede di Europol nei Paesi Bassi”. In realtà, dietro questa ed altre operazioni eclatanti, c’è anche lo smantellamento e il cracking di un’app di comunicazione crittografata nota come Sky ECC e la consegna nelle mani degli agenti di polizia in Europa e Stati Uniti di 1 miliardo di messaggi inviati tra 120.000 utenti, molti dei quali appartenenti a bande di criminali. L’FBI americano, dopo la chiusura della società di gestione di Sky ECC, ha lanciato sul mercato “sotto copertura” ANOM, un’alternativa che proponeva un telefono e un servizio di protezione ancora più segreto. Un trappolone in cui sono cascati molti “clienti-boss”. Paesi di consumo e produzione devono allearsi non solo sul lato dell’offerta. Dobbiamo arrivare ai consumatori, ai più giovani, e dire loro vi vendono di tutto, vi vendono la morte.

“Se ti droghi ti capisco, perché il mondo ti fa schifo; se non lo fai ti ammiro, perché sei in grado di combatterlo”, Jim Morrison.

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Pubblicato il 04 Dicembre 2022
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