Come personalizzare il proprio abito

L’abito personalizzato è quando si cerca di creare delle caratteristiche uniche e diverse nel proprio abbigliamento che possano essere arricchiti con delle scritte, disegni o stampe. In realtà però è un ottimo modo, usato dalle aziende per eseguire una pubblicità o per rimanere impressi ai propri clienti

abito personalizzato

L’abito personalizzato è quando si cerca di creare delle caratteristiche uniche e diverse nel proprio abbigliamento che possano essere arricchiti con delle scritte, disegni o stampe. In realtà però è un ottimo modo, usato dalle aziende per eseguire una pubblicità o per rimanere impressi ai propri clienti.

Cerchiamo quindi di dare dei chiarimenti in merito. Oggi il privato decide di utilizzare delle aziende o dei professionisti dove si creano degli abiti personalizzati in cui si possono avere delle stampe di fotografie o di momenti particolari di famiglia e coppia. Si possono creare dei disegni o delle scritte. Ovviamente si parla di eventi particolari, magari anche per un compleanno, dove poi si offrono a tutti gli invitati delle t-shirt da indossare durante i festeggiamenti.

Tuttavia è una richiesta che viene soddisfatta e che ha un costo da decidere in base al tipo di stampa che si desidera avere. Tant’è che esistono le stampe a caldo, ricamate oppure sono mobili, cioè non fisse.

Sono le aziende e ditte che hanno bisogno principalmente di avere questo tipo di servizio poiché la creazione di gadget o di abiti da lavoro con la personalizzazione del proprio logo, motto oppure immagine, permette di creare un’ambiente che sia molto più personale. Tutto questo ha poi dei benefici di pubblicità passiva oppure di un raggruppamento a livello di collaborazione tra dipendenti.

Abiti personalizzati, per cosa servono?

Riallacciandoci al discorso della “collaborazione” tra dipendenti, vediamo che si ha a che fare con una serie di benefici psicologici che aumentano la produttività e c’è poi un attaccamento diverso al proprio lavoro. Per farvi capire quello che è stato notato da uno studio americano, siamo costretti a fare un esempio.

Gli operai che sono presenti in una fabbrica, che devono acquistare da soli i propri abiti per andare al lavoro, hanno già una spesa aggiuntiva che assottiglia i propri guadagni. Invece, quando a fornire questi abbigliamenti è la stessa azienda, si ha una sorta di “attenzione” o riconoscimento personale e quindi c’è un aumento dell’attaccamento alla ditta.

In secondo luogo, avere delle stampe o comunque Personalizzare capi di abbigliamento con il proprio logo, aiuta ad avere una pubblicità passiva.

Per esempio quando si parla di imprese edilizie, vedere degli operai che lavorano o vanno in giro a comprare materiali che servono per il cantiere, fa rimanere impresso, a coloro che li osservano, il nome della ditta. Questo vuol dire avere pubblicità passiva che è utile per eventuali clienti che contatteranno in futuro.

Pubblicità diretta, ecco come

La pubblicità diretta è una grande fonte di guadagno. Il consumatore finale ha sempre bisogno di avere dei servizi oppure acquistare dei prodotti. Usando delle personalizzazioni sugli abbigliamenti di lavoratori e professionisti, si riesce a colpire l’attenzione di persone che ci sono a livello locale e che sono i primi clienti da doversi “accaparrare”.

Rimanendo con il tema “impresa edile”, non è che una ditta deve fare pubblicità per prendere poi dei lavori che distano dalla propria sede 400 chilometri, potrebbe non essere fornita di attrezzature o operai che possano quindi spostarsi. Ecco come mai avere degli abiti personalizzati da far indossare ai propri operai è una fonte di pubblicità diretta passiva di ottima qualità.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Gennaio 2023
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