Giornata di formazione in Provincia di Varese per “Spesa Sballata”
A Villa Recalcati un incontro per il progetto che accompagna negozi alimentari e pizzerie verso un nuovo modello di vendita promosso da norme e strategie in Europa e nel mondo
Lunedì 15 maggio gli esercenti che hanno aderito al progetto “Spesa Sballata” si sono ritrovati per una giornata di formazione verso un nuovo modo di fare la spesa eliminando, tra gli imballaggi monouso, anche il cartone della pizza. Un incontro che è più di una formazione, perché i partecipanti otterranno oltre alle Linee Guida Sanitarie anche un Addendum da integrare nel loro HACCP, ovvero una formazione specifica che permette loro di conoscere tutte le norme igieniche necessarie per la vendita di generi alimentari in contenitori riutilizzabili ed attivare il nuovo business, chiavi in mano.
Perché gli UFO stanno arrivando nelle pizzerie del Varesotto: imballi di plastica resistente, resi disponibili dalla start-up AroundRS, partner operativo di progetto e distribuiti ai clienti tramite un sistema di deposito cauzionale gestito in cloud. Un imballo riutilizzabile, che il cliente è tenuto a riportare all’esercente, per evitare l’addebito della cauzione, perché questi lo lavi in lavastoviglie.
Michele Di Toro, Consigliere provinciale delegato, afferma: «È un progetto ambizioso a cui va il sostegno non solo conoscitivo della nostra Provincia. Esso mira a creare una rete di coinvolgimento che vediamo ben esplicitata nelle motivazioni e nella presenza di operatori territoriali. Il tema è impellente e riguarda tutti noi: la sostenibilità ambientale, che va ricercata in tutti gli ambiti, non solo lavorativi, e di cui dobbiamo farci carico. Noi siamo i passeggeri di “un’astronave” chiamata Terra dove le risorse non sono infinite. È, infatti, importante il tema del riuso e della prevenzione rifiuti per lasciare alle future generazioni un territorio vivibile e green. Spesa Sballata è una piccola goccia fatta di tante gocce che possono alimentare torrenti, fiumi, mari ed è una presa di coscienza che deve diventare sempre più collettiva; essa ascolta i cambiamenti in atto e dà una risposta concreta. Allarghiamone il confine con l’augurio di essere sempre più concreti e propositivi».
«Orgogliosi di promuovere Spesa Sballata fin dall’inizio, attraverso il nostro Osservatorio Provinciale Rifiuti che ha ottenuto la collaborazione di ATS provinciale Insubria e di Confcommercio Uniascom Varese – commenta il Settore Sostenibilità Ambientale della Provincia – Un risultato unico, che sta facendo scuola nel panorama nazionale, perché attiva istanze ambientali nel rispetto delle regole di sicurezza alimentare, e anche di marketing territoriale, grazie ai Comuni, agli esercenti, ai campeggi che hanno dato l’adesione a Spesa Sballata 3 e che cominciano a diffondere una connotazione green per il nostro territorio, da Lavena Ponte Tresa, Valganna e Luino, fino a Sesto Calende».
«Fin dal 2020 abbiamo aderito convintamente alla definizione delle Linee Guida Sanitarie del progetto Spesa Sballata, che già durante il Covid hanno dato fiducia ai cittadini per portare avanti un progetto per il bene del pianeta, garantendo di fatto la salute dei cittadini, che è la nostra priorità! Questo progetto, inoltre, ci consente di avere un ruolo attivo nell’informazione rivolta agli esercenti completando con concretezza la mission dell’Agenzia per gli aspetti di competenza relativi alla sicurezza alimentare» dichiara Giuseppe Catanoso Direttore Sanitario di ATS Insubria.
«La definizione delle Linee Guida Sanitarie del progetto ha consentito di inserirci in un contesto di Salute Globale con una partecipazione, anche formativa, che permette la dovuta attenzione alle norme igieniche e anche alla sostenibilità dell’intero eco-sistema» commenta Maria Bianchi Direttore Igiene degli alimenti e della nutrizione di ATS Insubria.
Francesco Dallo, Segretario Generale – Confcommercio UNIASCOM Varese afferma: «Partecipiamo con entusiasmo al progetto promosso dalla Provincia di Varese, Spesa sballata, perché riteniamo che l’impegno per favorire il riutilizzo dei materiali coinvolga tutti nella quotidianità. Il nostro contributo va nella direzione di sensibilizzare sempre maggiormente le aziende sui temi della sostenibilità, dell’utilizzo dell’energia green e della circolarità».
«Fondazione Cariplo da anni sostiene la promozione di stili di vita sostenibili e iniziative di comunità. L’iniziativa Spesa Sballata ha tanti aspetti virtuosi, che tengono insieme obiettivi di sostenibilità ambientale con quelli che favoriscono aggregazione giovanile, animazione sociale, percorsi psico-educativi scolastici e famigliari. È davvero bello vedere una comunità attiva che si dà da fare per le persone e per l’ambiente. La prosecuzione e la crescita del progetto sono la concreta dimostrazione del suo valore e della sua efficacia. Complimenti ai promotori e un grazie a tutti coloro che stanno rendendo concreta questa bella idea» dichiara Carlo Massironi, membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo.
Cooperativa Totem, Provincia di Varese – Osservatorio Provinciale dei Rifiuti, Scuola Agraria del Parco di Monza e il partner tecnico Ars Ambiente srl, dopo il successo di Spesa Sballata 1 che aveva coinvolto alcuni punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata, e “Spesa Sballata 2 – Unwrap Your Holidays”, che ha coinvolto gli esercenti di vicinato di Laveno Mombello ed i campeggi di Sesto Calende, rilanciano con “Spesa Sballata 3”, allargando lo sguardo sul territorio e “specializzandosi” con campeggi e pizzerie.
«Il principio chiave del progetto, come di quelli che lo hanno preceduto, è allo stesso tempo rivoluzionario ma anche logico e in aderenza alle tendenze in atto – dice Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza – perché non è inteso alla semplice sostituzione dei materiali di cui sono fatti gli imballi e, di conseguenza, i rifiuti che vengono prodotti, ma a stimolare il cambiamento graduale dei modelli di business, impostandoli anche sul riutilizzo ed il valore aggiunto che lo stesso può generare, in parallelo ai vantaggi ambientali: non si tratta infatti di sostituire, ad esempio, la plastica con la carta, ma di ridurre il più possibile gli oggetti che sono inclini ad essere smaltiti o dispersi. Preferire un sacchetto di carta ad uno di plastica può già essere un passo avanti per l’ambiente, ma utilizzarne uno di stoffa che può essere lavato e riutilizzato infinite volte va alla radice del problema rifiuti, perché anche il riciclo, ha bisogno di energia, acqua e risorse che potrebbero venire risparmiate cambiando l’ottica con cui facciamo la spesa”. Del resto, l’Italia è un’eccellenza nella pratica del riciclo, ma quanto viene fatto non basta: solo la metà della plastica da imballo nel nostro Paese, ad oggi, riesce ad essere riciclata. Percentuale che scende al 40% se si amplia lo sguardo a livello europeo. “C’è quindi ampio margine di miglioramento, lavorando sia sul perfezionamento delle filiere del riciclo, che sulla riduzione ed il riuso, in modo da riassorbire da entrambe le direzioni la quota che va a smaltimento o finisce dispersa nell’ambiente; proprio in questo senso agisce Spesa Sballata – spiega Favoino – come ci dice anche l’iniziativa del Programma Ambientale dell’ONU, per un Global Plastic Treaty, dobbiamo cambiare progressivamente i paradigmi della produzione e del consumo, e fare crescere il riuso, accanto al riciclo di elevata qualità».
Perché partire dalla pizza? Perché è un cibo che consumiamo spesso da asporto, in modalità per cui sembra impossibile l’eliminazione dell’usa-e-getta. Invece qui interviene AroundRS, nuovo partner di progetto, che fornisce gli innovativi imballaggi riutilizzabili per la pizza da asporto: “Sono fatti in plastica resistente, lavabili in lavastoviglie e quindi riutilizzabili, e verranno distribuiti con un sistema di deposito cauzionale in grado di tutelare cliente ed esercente”, spiega Giulia Zanatta di AroundrRs. 10 comuni della provincia hanno aderito al progetto: Sesto Calende, Angera, Ispra, Laveno Mombello, Varese, Luino, Lavena Ponte Tresa, Valganna, Malnate e Gornate Olona.
«L’adesione delle amministrazioni è fondamentale – spiega Lucia Agostinelli di Cooperativa Totem – in questo progetto pubblico e privato si muovono insieme, per portare una nuova cultura di consumo consapevole tra esercenti e cittadini. ATS è stata negli anni la garanzia di poterci muovere in coerenza con le norme igienico sanitarie; l’OPR di Provincia ha saputo immaginare questo progetto e l’ha monitorato nel tempo per poterlo implementare; il no profit è il soggetto capace di costruire partecipazione e di portare le professionalità necessarie al progetto; i privati (gli esercenti, ma anche i clienti) sono i veri protagonisti di questo processo, i soggetti che in prima persona si stanno sperimentando per modificare i propri stili di vita. Ci vuole un cambio di mentalità: non più solo riciclo e riuso, ma soprattutto riduzione, perché l’economia circolare funziona, ma per salvare davvero il pianeta ci vuole una nuova consapevolezza, che ci faccia notare quanto produciamo e buttiamo inutilmente».
Ed ecco perché, oltre ai nuovi aderenti, erano presenti alla formazione anche esercenti che già hanno collaborato alle fasi precedenti del progetto: un segnale importante, perché la sostenibilità conviene sempre. A tutti.
Anche ai negozi alimentari di vicinato il progetto continua a rivolgersi: panetterie, gelaterie, gastronomie, macellerie/pescherie, asporti, negozi di frutta&verdura, … per far loro sapere che è possibile vendere con contenitori riutilizzabili portati dai Clienti, nel rispetto delle Linee Guida Sanitarie redatte da ATS e Confcommercio Uniascom Varese. Anche di questo ha trattato la formazione di oggi 15 maggio, presso la sede di Provincia di Varese.
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