Giro, tra cadute e ritiri a Viareggio la spunta Magnus Cort. Bais (Eolo) consolida la maglia azzurra
Giornata con pioggia e freddo tra Emilia e Toscana: arriva ancora la fuga con il danese che batte Gee e De Marchi. Il trentino allunga nella classifica dei GPM

Giornata difficile al Giro d’Italia, che ha ripreso oggi – martedì – il proprio cammino dopo un giorno di riposo e una serie di ritiri eccellenti a partire da quelli per covid di Evenepoel e Pozzovivo. La tappa tra Emilia e Toscana, partenza da Scandiano e arrivo a Viareggio, è stata flagellata da maltempo e freddo e costellata di diverse cadute tra cui quelle di Barguil e Vine.
A fare festa in Versilia è di nuovo la EF Easy Post, squadra canadese che aveva già vinto una tappa con Ben Healy: questa volta è toccato al danese Magnus Cort tagliare per primo il traguardo al termine di una strana volata con i suoi compagni di fuga, Derek Gee della Israel e Alessandro De Marchi della Jayco che non avevano più lo spunto adatto negli ultimi metri. Gee e De Marchi sono quindi ancora beffati: il canadese era già arrivato secondo a Fossombrone (proprio dietro a Healy), il friulano era stato ripreso insieme a Clark a Napoli a 250 metri dal traguardo.
Della fuga faceva parte anche Davide Bais, l’eroe di Campo Imperatore per la Eolo-Kometa: il trentino ha lavorato di concerto con gli altri sino a scollinare per primo sul Passo delle Radici dove ha guadagnato altri 18 punti per la classifica dei gran premi della montagna. (foto in alto | Eolo-Kometa) In seguito Bais si è staccato, consolidando però la propria maglia azzurra: ora ha 104 punti contro i 50 di Pinot che è l’inseguitore più vicino. A proposito di Eolo, nuovo piazzamento nella top ten con Mirco Maestri che ha partecipato alla volata a ranghi ridotti per il quarto posto (ottenuto da Pedersen su Ackermann e Oldani) chiudendo in nona posizione. Chi invece ha perso terreno è Lorenzo Fortunato il quale è sceso al 30° posto in classifica.
Non cambiano invece le prime posizioni: dopo il ritiro di Evenepoel la maglia rosa è sulle spalle di Geohegan Hart seguito a ruota da Roglic e Thomas, poi Almeida e Leknessund mentre Caruso è sesto e primo degli italiani. Da segnalare, tra i ritirati, anche uno dei capitani della Bora-Hansgrohe, il russo Vlasov. Mercoledì la tappa parte da Camaiore e arriva a Tortona dopo 219 chilometri: tre le salite sul percorso (Bracco, Boasi e Campagnola) ma finale pedalabile. Dopo le fughe di questi giorni è possibile che le squadre dei velocisti provino a compattare il gruppo in vista del traguardo.
GIRO D’ITALIA SU VARESENEWS – In collaborazione con Eprom Solutions, Finazzi Serramenti, Ottica Nicora
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