Licata: “Mantenimento dei minori in strutture protette, i Comuni sono in difficoltà”

Il Consigliere Regionale di Italia Viva chiede alla Regione l’assegnazione di maggiori risorse per il 2023 a disposizione dei Comuni per sostenerli nel costo e nella responsabilità

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Uno tra i tanti effetti a lungo termine, ormai assodati, della pandemia è il consistente e costante aumento della spesa sociale nei Comuni. Dal report diffuso da ISTAT dello scorso aprile emerge che la stessa è aumentata (dal 2020) del 72,9%, ovvero da 555 a 959 milioni. Una delle voci più imprevedibili e che più rischia di far oscillare i bilanci è quella riconducibile alle spese per il mantenimento dei minori (che spesso per ovvi motivi si accompagnano alle madri) in strutture protette. 

I Comuni sono, per legge, individuati quali titolari delle funzioni di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali degli interventi in favore di minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie minorili nell’ambito della competenza amministrativa e civile nonché come scritto poc’anzi sono tenuti a compartecipare al pagamento della retta per minori e di chi li accompagna inseriti in strutture residenziali.

“Lo scenario è preoccupante e dovrebbe essere oggetto di una riflessione anche sociale e non solo economica -dice Giuseppe Licata, Consigliere Regionale di Italia Viva–  In Italia (dati condivisi dalle procure minorili) già nel 2020 risultavano 23.122 tra bimbi e ragazzi ospiti delle 3605 comunità per minorenni dislocate nel paese (di cui la maggioranza di cittadinanza italiana). Di questi circa il 78% è risultato esservi collocato su disposizione dell’Autorità giudiziaria quindi si ritorna al concetto espresso sopra per cui il Comune è obbligato a prendere in carico il minore con i relativi costi”. 

“La Maggioranza in Regione si è mossa su questo tema – spiega Giuseppe Licata – e in questa seduta di assestamento di bilancio dice che stanzierà 1.000.000 di euro. Una cifra irrisoria rispetto alla reale portata del fenomeno, lo definirei un panno caldo” tenuto conto che un minore in struttura costa circa 100 euro al giorno e che si parla di più di 3.000 minori già ospitati presso queste strutture in Lombardia per un costo a carico di comuni e famiglie lombarde che supera i 100 milioni di euro. Inoltre, la cifra stanziata è destinata solo ai piccoli Comuni, mentre anche quelli più popolosi sono in difficoltà. Nell’emendamento che porterò mercoledì prossimo in sede di Consiglio chiedo l’assegnazione di maggiori risorse per il 2023 a disposizione dei Comuni per sostenerli nel costo e nella responsabilità a cui sono chiamati. Se è vero, come temiamo, che questa problematica tenderà ad aumentare nei prossimi anni, diventa fondamentale istituire un fondo strutturale che dia continuità a questa misura, che non può essere “un aiutino una tantum”, ed estendere la misura a tutti i comuni lombardi, piccoli e non”.

Roberta Bertolini
roberta.bertolini@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Luglio 2023
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