Il costo del parcheggio non deve ricadere sui lavoratori. I dipendenti di Autogrill a Malpensa proclamano lo stato di agitazione
La proposta dell'azienda è stata dichiarata "irricevibile" dal sindacato di categoria. Previsti assemblea e presidio per venerdì 29 settembre

I lavoratori Autogrill che operano all’aeroporto di Malpensa hanno aperto lo stato di agitazione. Ad annunciarlo è la rappresentanza sindacale unitaria di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs pertanto a decorrere da giovedì 28 settembre, non verranno più garantite le prestazioni di lavoro straordinario e supplementare, fino all’eventuale dichiarazione di sciopero, con la conseguente astensione dalle prestazioni lavorative.
«Le motivazioni che hanno determinato tale presa di posizione – scrive in una nota stampa il sindacato di categoria dipendono dalla proposta di Autogrill, irricevibile e contraria a relazioni sindacali ispirate al rispetto tra le parti, in merito alla questione dei parcheggi aeroportuali, il cui costo – secondo le nostre richieste – non deve più ricadere sui dipendenti né in forma totale (con il pagamento diretto dell’intera quota del posto auto da parte del lavoratore al gestore aeroportuale), né in forma parziale (attraverso la trattenuta mensile di una quota del suddetto costo in busta paga)».
Le parti si erano già incontrate all’inizio di agosto e in quell’occasione l’azienda si era dichiarata disponibile ad una soluzione che andasse incontro ai lavoratori, attraverso una proposta da presentare a conclusione del periodo più intenso delle ferie estive. La proposta è stata perfezionata dall’azienda, ma è considerata irricevibile: l’azienda è disponibile a diminuire, non si sa di quanto, il costo del parcheggio a quei dipendenti che, oggi, lo pagano interamente, a fronte del recupero della cifra corrispondente (che l’azienda pertanto erogherà pro quota a tali lavoratori). Al contempo aumenterà la trattenuta mensile al personale che attualmente paga una quota parziale del parcheggio in busta paga, per un importo complessivo pari alla suddetta somma che verrà poi accollata pro quota ai singoli.
«In buona sostanza – spiega il sindacato – la questione viene scaricata interamente sui lavoratori a cui si chiede una pseudo solidarietà tra vecchi e nuovi assunti, mentre Autogrill se ne lava le mani non impegnando alcuna risorsa economica. Questo giustifica l’apertura dello stato di agitazione che comporterà il venire meno della collaborazione, fini qui assicurata, da parte dei dipendenti di Malpensa».
Nella giornata di venerdì 29 settembre nello spiazzo coperto antistante il parcheggio operatori, alla Porta 1, Arrivi Terminal 1, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 (primo turno) e dalle ore 14.30 alle ore 16.30 (secondo turno), si terranno un presidio e un’assemblea sindacale retribuita. Durante l’assemblea si discuterà della proposta fatta dall’azienda e anche del mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, dell’organizzazione dei turni e dei carichi di lavoro.
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