Presidio in Prefettura del sindacato FP Cgil a sostegno degli educatori di studenti con disabilità
Il presidio a Varese rientrava in una manifestazione nazionale per chiedere parità di ruolo, mansioni e stipendio rispetto ai docenti della scuola, garantendo la continuità educativa

Presidio davanti alla Prefettura del sindacato FP Cgil in favore degli studenti con gravi disabilità sensoriali o psico – fisiche e persone nello spettro autistico, vittime di una carenza normativa che impedisce loro un percorso scolastico adeguato.
Il presidio varesino, che si è svolto tra le 14 e le 16, rientrava in una serie di iniziative organizzate in tutt’Italia per chiedere una norma che rimuova questi ostacoli, dando continuità e dignità al lavoro di chi deve facilitare la vita dei ragazzi con disabilità.
Gli educatori che devono facilitare la comunicazione dello studente disabile, stimolare lo sviluppo delle diverse abilità, mediare tra l’allievo/a con il gruppo classe, realizzare interventi per l’inclusione scolastica per l’alunno/a disabile in attuazione del Piano educativo personalizzato, sono di fatto dei corpi estranei al sistema scolastico poiché non sono dipendenti degli istituti in cui prestano servizio e devono fare i conti con regole contrattuali ed organizzative diverse.
E’ arrivato il momento di dare dignità ai lavoratori, agli studenti e alle loro famiglie riconoscendo agli educatori parità di ruolo, mansioni e stipendio, garantendo la continuità educativa ed un punto di riferimento nel percorso scolastico che gli alunni e le famiglie devono affrontare. Il modo per ottenere questo traguardo di civiltà è quello di inserire il personale a sostegno della disabilità nei quadri degli istituti cui prestano servizio superando il meccanismo dell’appalto che di fatto non garantisce un percorso di crescita ed inclusione e disinnesca un rapporto fondamentale tra insegnante ed allievo.
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