La Camera approva sei mozioni in materia sanitaria tra cui quella per la depenalizzazione dell’atto medico
Soddisfatte le principali sigle del comparto medico e dei sindacati per la disponibilità a rivedere disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale

Approvate dalla Camera sei mozioni presentate da maggioranza e opposizione in materia di disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale. Positivi i commenti delle principali sigle sindacali.
«Bene la mozione sulla revisione della colpa medica, ma ora serve subito lo scudo penale in attesa delle modifiche alla legge Gellli » ha commentato il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio – Per quanto riguarda il personale, è necessario prevedere da subito la defiscalizzazione dell’indennità di specificità e l’abolizione tetto di spesa. Così si potrà evitare un inverno di proteste e iniziare il dialogo per rendere la professione appetibile e per salvare il Ssn. Occorre poi aumentare lo stipendio degli specializzandi oggi ossatura del Ssn e discriminati in termini di valore. Unica strada è concedere loro contratto di formazione con tutele e diritti».
«Accogliamo con favore e sosteniamo le mozioni sulla responsabilità professionale e sulla carenza di organici, presentate dalle diverse forze parlamentari e approvate in Aula alla Camera dei Deputati. Ci auguriamo che i contenuti diventino oggetto di una norma di Legge che disciplini la materia, restituendo serenità ai professionisti – il commento del Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli – L’introduzione di uno scudo penale, come già sperimentato durante il Covid, e la depenalizzazione dell’atto medico sono infatti richieste e proposte che la Federazione porta avanti da tempo. Ringraziamo dunque il Parlamento e il Governo per l’attenzione dimostrata verso la Professione medica. Ci aspettiamo ora che tutto questo si traduca in azioni concrete ed efficaci, che sfocino in un provvedimento lungamente atteso, che porti l’Italia al passo degli altri paesi europei, depenalizzando l’atto medico, fermo restando il diritto dei cittadini a un giusto e rapido risarcimento».
Le mozioni approvate alla Camera affrontano diversi temi: la necessità di ulteriori assunzioni, il miglioramento delle condizioni economiche e contrattuali degli operatori sanitari, l’opportunità di introdurre un trattamento economico differenziato per alcuni specializzandi o altre modalità utili a sopperire alla carenza di infermieri e di medici specializzati in alcuni ambiti, l’adozione in tempi rapidi dei decreti attuativi previsti dalla legge Gelli dello scorso 2017; la definizione chiara di “colpa grave”, l’attivazione della struttura di risk management prevista dalla stessa legge Gelli, la limitazione della responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria, modificando l’articolo 590-sexies del codice penale e l’introduzione, accanto al ricorso alla via giudiziaria, di un sistema di risoluzione “alternativo” delle controversie.
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