Scontro su Sieco, “la collaborazione tra Comuni è fondamentale”
Tommaso Police, consigliere di minoranza cassanese, critica la posizione assunta dall'amministrazione e il rinvio del rinnovo: "Un contratto scaduto non favorisce il miglioramento del servizio che da anni chiediamo"
«La situazione è imbarazzante per Cassano Magnago», dice Tommaso Police. Consigliere di minoranza a Cassano, guarda preoccupato alla situazione che si è creata in Sieco, la società dell’igiene urbana partecipata (per un terzo circa) da Cassano e per il resto da altri sette Comuni. Oggi in rotta di collisione con l’amministrazione cassanese.
«È evidente a tutti, non solo a noi consiglieri di minoranza, che c’è una mancanza di chiarezza e rispetto verso gli altri comuni che fanno parte di Sieco. Sieco, fondata a Cassano, ha coinvolto nel corso degli anni diversi comuni con l’obiettivo di migliorare i servizi primari per la cittadinanza, come la raccolta rifiuti e l’igiene urbana. Purtroppo, la qualità del servizio non è ancora all’altezza delle aspettative dei cittadini di Cassano Magnago».
Se l’amministrazione ha detto chiaro e tondo di non essere soddisfatta, Police però punta il dito sulle successive affermazioni del sindaco Ottaviani, che si è fatto forte di quel 31% di quote detenute dal Comune: affermazioni che «creano disparità tra gli utenti. È essenziale garantire servizi paritari per tutti, indipendentemente dalle dimensioni del proprio comune. La percentuale di quote di Cassano Magnago è ora al 31%, ridotta rispetto al passato. Fino a qualche anno fa, con meno comuni in Sieco, Cassano deteneva la golden share al 38%, conferendoci il potere decisionale. Ora, la collaborazione è fondamentale per trovare una sintesi e un punto di incontro».
Di certo oggi i toni sono tesi, dietro le risposte dei sindaci degli altri Comuni – improntate per lo più a sottolineature tecniche – si vede chiaramente l’irritazione per l’atteggiamento di Cassano, dall’assenza alla seduta di Ufficio di coordinamento fino alla risposta (data in consiglio comunale) dal sindaco.
Per questo appunto Police richiama la necessità di ricostruire la «collaborazione»: «Non sappiamo ancora come verranno ripartite le quote lasciate libere dal Comune di Castellanza, uscito recentemente da Sieco. Come Consigliere Comunale di minoranza, effettuerò un accesso agli atti per avere tutti gli elementi necessari a una riflessione dettagliata. Sarebbe inoltre opportuna una commissione ad hoc che tratti il tema. Il consiglio comunale di martedì scorso non è stato sufficiente per approfondire la situazione. La gestione dei rifiuti è cruciale per la cittadinanza, e un contratto scaduto non favorisce l’efficienza e il miglioramento del servizio che da anni chiediamo qui a Cassano Magnago».
Perché, al di là delle dichiarazioni, di fondo rimane il tema di un contratto ormai scaduto e non definito.
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