La scuola di Cantello vince il concorso nazionale PoliCultura
La classe 2B dell'Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII" ha lavorato ad un progetto di digital storytelling con cui ha partecipato al concorso nazionale organizzato dal Politecnico di Milano

La classe 2B dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Cantello quest’anno ha lavorato ad un progetto di digital storytelling con cui ha partecipato al concorso nazionale PoliCultura organizzato dal Politecnico di Milano.
L’idea, nata dalla collaborazione dei docenti di lettere e musica, ha come titolo “Voci viaggianti” e vuole essere un viaggio in Europa attraverso il genere musicale del canone. Dopo essere giunti in finale (https://www.policultura.it/premiazione/finalisti/), ieri, giovedì 6 giugno, si è svolta la cerimonia di premiazione che ha visto una rappresentanza della classe recarsi tra le aule universitarie dove, nella prima parte della giornata, è stata coinvolta in attività di workshop sul futuro dell’automazione.
Nel pomeriggio ha avuto luogo, invece, la vera e propria cerimonia di premiazione che ha visto proprio la narrazione “Voci viaggianti” ricevere il premio overall come “Miglior narrazione per la Scuola secondaria di I grado”.
Molti hanno seguito questo emozionante momento da casa grazie alla possibilità offerta dall’ateneo della diretta streaming a cui si può tuttora accedere per rivedere e riascoltare l’intensità del momento (https://youtube.com/live/-n4e6lUdgpw?authuser=0). Le fasi selettive hanno coinvolto anche l’Università di Padova e l’Università del Sacro Cuore di Milano ed hanno tenuto conto di molteplici aspetti, come la qualità del contenuto e le ricadute pedagogiche.
Ecco il giudizio finale letto al momento della proclamazione dei vincitori della corrente edizione: “Il progetto è molto articolato e originale, utilizzando la musica come filo conduttore per esplorare la geografia e la cultura europea in modo interdisciplinare. Si notano chiaramente la regia attenta e la guida dell’insegnante nella progettazione, ma anche l’impegno della classe tutta nel registrare e cantare le canzoni di sottofondo e nel raccontare i Paesi attraversati tramite i canoni scelti. Particolarmente apprezzabili sono lo studio della Russia e dell’Ucraina, le nazioni di provenienza di due studenti della classe, consolidando un approccio che non solo promuove l’inclusione, ma anche la diffusione della cultura della pace”.
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