Case Aler sfitte, interviene il presidente Stefano Cavallin: “Ripristiniamo la verità”
Il presidente spiega: "Aler ha 6682 alloggi di proprietà di cui 622 sfitti per carenze manutentive, cioè 9,3% del patrimonio"
Il Presidente di Aler Varese – Como – Monza e Brianza – Busto Arsizio, Stefano Cavallin replica al comunicato stampa emesso dal Consigliere Regionale Samuele Astuti e dal segretario provinciale Varesino del PD Alice Bernardoni.
«Ripristiniamo la verità – si legge nella foto -, perché i dati bisogna anche saperli leggere: per la Provincia di Varese Aler gestisce 6682 alloggi di proprietà e 2099 in convenzione per conto di alcuni Comuni con cui ha sottoscritto una convenzione, gestiti da 66 dipendenti nelle sedi di Varese e Busto. Dei 1124 sfitti, solo 622 erano sfitti per carenze manutentive, gli altri erano da assegnare o in fase di ristrutturazione e cioè assegnabili nei primi mesi del 2024».
«In totale quindi in provincia di Varese – prosegue il presidente – Aler ha 6682 alloggi di proprietà di cui 622 sfitti per carenze manutentive, cioè 9,3% del patrimonio, tenendo conto che nel 2023 in Provincia si sono registrati 48 cambi alloggio, che comportano altrettanti unità che rientrano nell’elenco di quelli sfitti da ristrutturare, e 200 rilasci da cittadini che hanno abbandonato gli appartamenti per disdetta(88), per decesso (87), e per decadenza (27) possiamo dire che il patrimonio effettivamente in attesa di risorse per essere ristrutturato, nel 2023 era di 374 unità cioè il 5,6% dell’intero patrimonio».
Il presidente Cavallin continua nella sua precisazione «se consideriamo che con il PNRR ed il superbonus, Aler ha dato il via a numerosi interventi di ristrutturazione che andranno a compimento, alcuni già entro i primi mesi del 2025, mentre i restanti termineranno entro il giugno del 2026, “possiamo anticipare alla cittadinanza che questi numeri andranno certamente a migliorare».
Riguardo invece alla polemica sull’esiguo numero di assegnazion, Cavallin spiega: «Il ritmo delle assegnazioni è dettato dalle amministrazioni comunali Capo Ambito che annualmente pubblicano gli avvisi a cui ALER deve aderire caricando in piattaforma i propri alloggi. I tre quarti degli ambiti, nel 2023 ha pubblicato gli avvisi negli ultimi due mesi dell’anno, è ovvio che le assegnazioni verranno fatte nell’anno successivo; per fare solo alcuni esempi, il comune di Varese nel 2023 ha aperto il bando il 30 novembre e lo ha chiuso a fine dicembre, il comune di Castellanza lo ha aperto a fine ottobre e chiuso a fine novembre, il comune di Somma Lombardo lo ha aperto a dicembre e chiuso a gennaio ’24, i comuni di Saronno e di Luino sono stati più celeri ed hanno fornito le graduatorie a settembre, permettendo agli uffici di assegnare alcuni alloggi prima della fine del 2023».
Il presidente Cavallin si dice molto amareggiato dal comunicato stampa, anzi: «Più che amareggiato sono proprio arrabbiato! Non è possibile che in nome di un punto percentuale in più di consenso politico, gli esponenti della sinistra Varesina comunichino dati fuorvianti, incompleti e non contestualizzati, gettando fango su un’azienda che è fatta da dipendenti di alto livello professionale, che tutti i giorni svolgono il loro lavoro con serietà ed abnegazione mettendosi al servizio dei nostri Inquilini e dei cittadini che vivono situazioni di temporanea difficoltà. Ecco quello che più mi da fastidio è questa insensibilità dimostrata verso i lavoratori di Aler ed i cittadini più fragili; una volta la sinistra era considerata il difensore dei lavoratori e dei più fragili, ora è diventata la sostenitrice di certi ambienti culturali d’élite i cosidetti “Radical chic” e cinicamente fa leva su argomenti sociali delicati per ottenere consenso».
«La nostra Aler – conclude -, in accordo con il Presidente Fontana e l’Assessorato all’Housing Sociale guidato dall’assessore Franco ha una missione chiara, fornire ai cittadini più svantaggiati un servizio abitativo dignitoso, con livelli qualitativi elevati e con la competenza tecnica e sociale che contraddistingue il Nostro Personale».
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