Ping pong al Parco Ferrini di Luino: un’iniziativa messa a rischio dai continui atti di vandalismo

A denunciare i fatti è il presidente dell'associazione Asd Amici di Angelo Tennis-Tavolo, promotrice insieme al Comune dell'installazione di due tavoli per giocare nel parco cittadino

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Buone intenzioni, con alle spalle una causa altrettanto nobile, che sembrano però svanire sempre più a causa di chi non le comprende. Questo è il sentimento dell’associazione Asd Amici di Angelo Tennis-Tavolo che, lo scorso anno, con l’intento di rilanciare il Parco Ferrini di Luino e creare una nuova realtà sia sportiva che aggregativa sul territorio, ha richiesto al comune l’installazione di due tavoli da ping pong. Un’iniziativa che, purtroppo, ha però incontrato numerosi ostacoli, con atti di vandalismo che hanno danneggiato i tavoli e fatto sparire o distrutto le racchette e le palline messe a disposizione gratuitamente.

A denunciare i fatti, dopo l’ennesimo episodio risalente al 3 luglio 2024, è Riccardo Bianchi, presidente dell’associazione Asd Amici di Angelo Tennis-Tavolo. 

«Quando abbiamo proposto questa iniziativa, l’Amministrazione ha risposto prontamente in modo positivo e lo scorso anno, la nostra richiesta è stata accolta con entusiasmo. Tuttavia, sin dall’inizio, abbiamo affrontato difficoltà: i due tavoli sono stati vandalizzati con scritte indelebili nel giro di pochi giorni. A quel punto, abbiamo deciso di chiedere l’installazione di telecamere. Fortunatamente – spiega Bianchi – il progetto era già approvato, e eravamo fiduciosi che queste avrebbero agito almeno come deterrente. Poveri illusi. Gli atti vandalici sono proseguiti indisturbati, addirittura qualcuno ha sradicato uno dei due tavoli. Nonostante questo, essendomi impegnato con l’Amministrazione a rifornire di materiale e a vigilare nel limite del possibile la situazione, ho deciso di proseguire in questo impegno e ho richiesto di visionare le telecamere più volte, purtroppo senza alcun risultato».

L’associazione ha inoltre cercato di mitigare la situazione attraverso ulteriori forniture di racchette e palline, sempre pronte a rimpiazzare ciò che mancava, ma senza miglioramenti evidenti. «Negli ultimi mesi, la situazione è ulteriormente peggiorata – lamenta Bianchi – con la presenza di gruppi che rendono impossibile l’attività di tennis-tavolo. Nonostante la compagnia di persone civili ed educate desiderose di divertirsi insieme, le condizioni non permettono più una fruizione serena. Coloro che frequentano i tavoli si sono persino assunti il compito quotidiano di pulizia e manutenzione – aggiunge con amarezza Bianchi -, tuttavia, negli ultimi mesi, come associazione abbiamo dovuto interrompere la fornitura di materiale a causa di atti di vandalismo e furto che avvenivano entro 24 ore. Chi conosce la nostra missione sa che lo scopo della nostra associazione è aiutare Andrea Lazarz, ragazzo paraplegico di Porto Valtravaglia, pertanto se devo rifornire i tavoli devo privare Andrea di fondi per le sue cure. Ecco allora la decisione di sospendere la fornitura».

L’associazione ha anche tentato di coinvolgere i cittadini nell’impresa, chiedendo il loro supporto con donazioni di palline e racchette, «per dimostrare che non ci arrendiamo e, anche se pochi, abbiamo ricevuto una risposta – continua Bianchi -. Più volte, inoltre, è stato richiesto intervento delle forze dell’ ordine visto che molto spesso questi gruppi disturbano giocando a pallone vicino ai tavoli, quando esiste un divieto specificato in un cartello all’ingresso del parco. Ma anche in questo caso pochi risultati. L’ ultimo episodio – racconta in ultimo Bianchi –  risale alla sera del 03.07.24 quando sempre un gruppo di persone inqualificabili pretendevano di farsi dare le palline da coloro che sono costretti a portare le proprie per poter giocare. Naturalmente dietro un rifiuto cosa si può fare se non rubarle, buttarle in giro, fare i propri comodi e poi andarsene indisturbati? Forse – si chiede Bianchi – si poteva richiedere l’ennesimo intervento delle forze dell’ordine? Richiedere di visionare le telecamere? Mi chiedo però, con quali risultati? Dobbiamo attendere che succeda qualcosa di ben più grave? Io spero di no. Nel frattempo come associazione ci limiteremo ad organizzare i nostri tornei mensili per persone civili, ma tutto il resto non è più compito nostro. Forse il prossimo passo sarà proprio trovare i tavoli nel prato circostante il parco? Chissà se saremo testimoni di un ulteriore scempio».

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Pubblicato il 06 Luglio 2024
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