Un arresto e 13 indagati nell’inchiesta che ha travolto il Comune di Galliate Lombardo
Agli arresti una persona indiziata dei reati di induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti e falsità ideologica

A Galliate Lombardo mercoledì mattina 17 luglio c’è stato un arresto. Dopo le primissime notizie trapelate nella mattinata su un accesso dei carabinieri nella sede comunale di Galliate Lombardo nell’ambito di un inchiesta guidata dalla procura varesina, emergono maggiori informazioni attraverso una comunicazione ufficiale del comando carabinieri.
Nella nota dei carabinieri è scritto che questa mattina sono intervenuti a Galliate Lombardo e comuni limitrofi per dare esecuzione ad un’ordinanza con diverse disposizioni, la più grave delle quali è stato un arresto “nei confronti di una persona” (si tratterebbe di un funzionario del Comune) “ritenuta gravemente indiziata dei reati di induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”.
Sono 13 gli indagati
L’ordinanza, eseguita dai carabinieri, è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Varese, su conforme richiesta della procura, e ha portato anche a decreti di perquisizione personale domiciliare e locale a carico degli indagati, che hanno portato al sequestro di materiale informatico e varia documentazione amministrativa e contabile.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate dalla fine dell’anno 2022 dalla Stazione carabinieri di Azzate, congiuntamente al N.O.R. della Compagnia di Varese, e vede complessivamente indagate 13 persone.
Le motivazioni dell’indagine a Galliate Lombardo
Secondo quanto è stato reso noto fino ad ora sulle motivazioni dell’indagine gli investigatori avrebbero accertato e dunque accusato gli indagati a vario di titolo di due filoni: il primo riguarderebbe le “false attestazioni relative a realizzazione di lavori di abbattimento di barriere architettoniche e riqualificazione di alcune vie comunali, mediante lo stanziamento di fondi comunali per un importo complessivo di circa 110.000 euro, opere di fatto mai eseguite“.
Il secondo riguarderebbe “l’aggiudicazione, mediante ditte compiacenti, a rilasciare preventivi non utili, relativi ad appalti pubblici, aggirando norme sulle gare d’appalto“.
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