Busto Arsizio ha 19 mila anziani. La sfida de La Provvidenza da casa di riposo a centro multiservizi
La struttura di Busto Arsizio presenta i risultati raggiunti e annuncia nuovi progetti per supportare l’invecchiamento della popolazione
La Provvidenza di Busto Arsizio, residenza sanitaria per anziani che ospita 385 anziani e fornisce servizi territoriali a oltre 400 persone, ha presentato oggi in conferenza stampa i risultati raggiunti dai suoi Servizi Territoriali.
L’istituto rappresenta un punto di riferimento per l’assistenza agli anziani fragili nel territorio, rispondendo alle crescenti necessità legate all’invecchiamento della popolazione. Solo a Busto Arsizio gli over 65 sono già 19 mila, un residente su 4, e nel 2050 saranno 1 su 3.
Il presidente Romeo Mazzucchelli ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto da tutto il personale, che ha compreso appieno il concetto di “grande famiglia” nel fornire assistenza. Il Direttore Luca E. Trama ha evidenziato come La Provvidenza stia evolvendo da semplice RSA a centro multiservizi, con l’introduzione di programmi specifici come il “nucleo Alzheimer” per gestire quella che definisce la nuova pandemia, ovvero la demenza senile, e il progetto “Fili Urbani”, volto a promuovere l’autonomia delle persone anziane e creare una società più inclusiva e non ageista.
Servizi territoriali in crescita
La Provvidenza offre un approccio integrato di cura, che combina RSA e servizi territoriali. Tra i principali servizi attivati figurano diversi nuclei.
Centro Diurno Integrato: rivolto a persone parzialmente non autosufficienti, ha accolto 57 persone nel corso del 2024.
RSA Aperta: misura introdotta da Regione Lombardia, gratuita per gli utenti, rivolta a invalidi civili e persone con demenza certificata. Nel 2024 ha assistito 204 persone.
Cure Domiciliari: ex ADI, offre assistenza sociosanitaria a domicilio per persone non autosufficienti. Questo servizio ha raggiunto 103 persone nel 2024. Florina Vadescu, responsabile delle cure domiciliari, ha spiegato l’importanza di un’assistenza che non si limita all’igiene personale, ma include anche riattivazione motoria e prevenzione. La struttura dispone di 12 mezzi che si muovono quotidianamente sul territorio.
Un futuro in evoluzione
Chiara Mazzetti, responsabile sanitario de La Provvidenza, ha descritto come il bisogno di assistenza stia cambiando rapidamente, con agende piene fino a metà novembre per i servizi di RSA Aperta. “Dobbiamo essere in grado di rispondere alle nuove sfide legate al deterioramento cognitivo”, ha affermato.
Secondo l’Osservatorio della LIUC, sarà necessario aumentare di 35 mila i posti letto disponibili nelle RSA sul territorio nazionale, per far fronte all’invecchiamento della popolazione. Tuttavia, La Provvidenza punta anche su soluzioni integrate, cercando di ritardare l’ingresso in struttura e supportare le famiglie e i caregiver attraverso un lavoro coordinato tra assistenza domiciliare e servizi territoriali.
Infine, sono previsti lavori di ampliamento della struttura, per poter rispondere alle crescenti richieste del territorio e continuare a fornire un’assistenza di qualità agli anziani della Valle Olona e di Busto Arsizio.
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