Diventare mentore di uno straniero rifugiato: venerdì 22 novembre Refugees Welcome presenta il progetto
Da qualche anno opera anche nel nostro territorio l'associazione che vuole costruire una rete dell'accoglienza partendo dal basso. Una formula che permette di conoscere e confrontarsi

Venerdì 22 novembre a partire dalle 18.30 alla Zona Franca di via Piatti 9 a Varese l’associazione “Refugees welcome” presenta il progetto “mentoring”.
Da quando è attiva anche sul territorio varesino, l’associazione ha accolto una quindicina di giovani rifugiati. Il piccolo gruppo di volontari, che fa capo alla più grande organizzazione a Milano, si propone di costruire una rete di accoglienza “dal basso”, coinvolgendo privati cittadini che credono nel confronto e nella conoscenza reciproca.
Tra le volontarie c’è Tiziana Basso Roi, una lunga esperienza nel mondo del volontariato, che da qualche anno ha deciso di mettersi a disposizione per aiutare chi arriva nel nostro paese e ha bisogno di iniziare una nuova vita:« Io sono incaricata di valutare l’offerta dei candidati che vogliono accogliere. Li incontro, li ascolto e verifico le potenzialità della loro casa. Ci sono dei paletti e dei presupposti indispensabili perchè l’accoglienza possa avvenire. Integrare vuol dire comprendersi e accettarsi – commenta ancora Tiziana – Vuol dire che loro devono imparare a conoscere il paese in cui stanno vivendo, a rispettarlo accogliendone le regole. Ma, anche da parte nostra, c’è la volontà di aiutarli a superare gli ostacoli, una burocrazia a volte davvero ostica. E in questo rapporto si pongono le basi per il legame che continuerà anche dopo, una volta divenuti autonomi».
Venerdì sera proporranno il progetto “mentoring” con cui si mettono in contatto persone rifugiate e migranti con volontari del territorio per favorire la conoscenza e il sostegno reciproco.
Come mentore si può:
far parte di una nuova comunità che si impegna per cambiare la società e le politiche migratorie;
facilitare le conoscenza e la scoperta di luoghi e persone;
invitare ad eventi e iniziative;
organizzare uscite sul territorio e altri momenti di socialità;
conoscere nuove culture;
sostenere l’apprendimento della lingua italiana;
favorire l’inclusione socio-economica (ricerca casa, lavoro, preparazione esami e/o patente);
offrire sostegno con le pratiche burocratiche.
Il prossimo 22 i volontari già operativi spiegheranno le potenzialità di un’esperienza fondata sulla solidarietà.
Chi volesse può fermarsi all’aperitivo e alla cena segnalandosi all’email: varese@refugees.welcome.it
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