Il mondo del giornalismo piange Riccardo Bonacina, fondatore di VITA

Fondò VITA nel 1994, un giornale unico nel suo genere all’epoca rivolto ai temi del sociale, dell’impegno civile e delle buone azioni

Generico 09 Dec 2024

Il mondo del giornalismo piange Riccardo Bonacina, fondatore di VITA e precedentemente in Fininvest e in Rai. Fondò VITA nel 1994, un giornale unico nel suo genere all’epoca rivolto ai temi del sociale, dell’impegno civile e delle buone azioni. (foto di VITA)

Uomo appassionato, che ha fatto scelte radicali e forti come quella di lasciare un posto in Rai per abbracciare una nuova esperienza tutta rivolta al Terzo settore.

«Oggi il dispiacere è enorme. Il peso della perdita si sente in tutta la nostra redazione. Già stanno arrivando i messaggi commossi di tanti suoi e nostri amici, compagni di avventura di VITA. Ma oggi è anche il giorno in cui possiamo toccare con mano la ricchezza e la potenza dell’eredità e degli insegnamenti che ci lascia. Lui che di fatto ha creato una vera e propria scuola di giornalismo, innovativa e ferocemente ancorata alla realtà («VITA si chiama così perché racconta la vita, così com’è»). Aver conosciuto Riccardo Bonacina è stato un dono preziosissimo. Ne avremo grande cura, Riccardo. Un abbraccio strettissimo da tutte le persone di VITA va alla moglie Nicoletta e ai figli Paolo, Lucia, Maria e Francesca», si legge sulle pagine di VITA.

«Ho avuto il privilegio della sua amicizia, raramente ho conosciuto un uomo così sereno e libero. La sua era una serenità vivace, alimentata ogni giorno dalla curiosità nei confronti del prossimo e delle evoluzioni della società, dalla tensione a scovare e raccontare il bello e il buono che c’è nella umanità, dalla voglia di incidere con proposte e riflessioni presso decisori politici e opinione pubblica. Riccardo – attraverso le pagine di Vita e la sua puntina – ci ha accompagnato a guardare il presente e il futuro con occhi diversi liberi da ogni autoreferenzialità. Riccardo non ha mai avuto soggezione a confrontarsi con la politica e con il potere, anzi si è sempre battuto per il confronto costruttivo senza sconti. In una società che si accontenta di risposte comode e banali, Riccardo ci ha insegnato quanto invece sia importante interrogarsi costantemente tracciando scelte nella complessità e battendosi per fare sentire la propria voce insieme a quella di quanti purtroppo voce non ne hanno. Un maestro, nel senso pieno della parola. Tenace nella vita e nella malattia, giornalista grande, uomo di fede e di fiducia. Per me, la persona su cui potevo sempre contare per un consiglio è un sorriso. La sua eredità rimane in Vita, il giornale che ha fondato, e il suo cuore continua a battere nel Terzo settore che ha raccontato e vissuto in prima persona. Mi mancherai tanto, Riccardo», commenta commossa Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera.

I funerali si terranno venerdì 13 alle ore 11 nella basilica di Sant’Eustorgio (piazza Sant’Eustorgio 1) a Milano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Dicembre 2024
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