Inclusione sociale e sostenibilità: il ruolo strategico dell’Inps

A Milano il confronto sul XXIII Rapporto annuale Inps: analisi e proposte per un welfare inclusivo

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All’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano si è svolto il convegno “Obiettivo inclusione”, occasione per approfondire il ruolo dell’Inps nelle politiche socio-assistenziali e previdenziali dell’Italia. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, il presidente dell’Istat Francesco Chelli, la presidente di Poste Italiane Silvia Rovere e il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini.

Il XXIII Rapporto annuale Inps, presentato da Gianfranco Santoro, direttore del Centro Studi e Ricerche dell’Istituto, ha evidenziato l’impegno crescente verso l’inclusione sociale, con risultati significativi: oltre 3 milioni di lavoratori sostenuti attraverso interventi di integrazione al reddito e più di 4 milioni di prestazioni assistenziali erogate per persone in condizioni di fragilità.

Verso un welfare generativo

Il concetto di “welfare generativo” è stato al centro del dibattito. Secondo il Cardinale Zuppi, «la povertà sta diventando una cronicità che richiede un cambio di paradigma: passare dalla gestione delle risorse pubbliche alla personalizzazione delle prestazioni, per rispondere efficacemente alle esigenze reali delle persone».
L’Inps, in questa prospettiva, non è solo un ente previdenziale ma un attore chiave per promuovere l’inclusione e la coesione sociale. Il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, ha sottolineato l’importanza di un dialogo intergenerazionale efficace: «L’integrazione qualificata, anche sul fronte migratorio, può rispondere alle carenze del mercato del lavoro e sostenere un welfare sostenibile per la salute».

Nuove sfide per il welfare

Tra i dati emersi, spiccano i risultati delle politiche di sostegno alle famiglie: nel 2024, quasi 700 mila nuclei familiari hanno beneficiato dell’assegno di inclusione, mentre l’Assegno Unico e Universale ha raggiunto 10 milioni di figli, promuovendo la genitorialità e la partecipazione de Elena Beccalli, rettore dell’Università Cattolica, ha rimarcato come “il welfare tradizionale non sia più sufficiente. Occorre costruire una società di welfare che coinvolga il terzo settore e favorisca nuove forme di solidarietà.
Francesco Chelli, presidente Istat, ha richiamato l’attenzione sul cambiamento demografico: «Con sei anziani per ogni bambino, dobbiamo puntare su maggiore partecipazione al lavoro e inclusione per mantenere sostenibili i nostri sistemi».

Innovazione e inclusione: il futuro del sistema

Il convegno ha offerto spunti preziosi per il futuro. Alessandro Rosina, Claudio Lucifora ed Elena Marta, docenti dell’Università Cattolica, hanno sottolineato l’importanza di politiche integrate, capaci di rispondere alla crisi d Le conclusioni affidate al presidente Fava hanno ribadito la centralità dell’Inps nel garantire equità e benessere: «Il nostro obiettivo è costruire un sistema più vicino alle persone, valorizzando il contributo di tutti per affrontare».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Dicembre 2024
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