L’invito di Arpa: “Maggior attenzione nell’organizzare e gestire i punti di raccolta di Como e Varese”
"Aree di deposito non adeguatamente protette dagli agenti atmosferici, mancata gestione delle acque nei piazzali e ridotta presenza di siepi o schermi mobili previsti dalla normativa per minimizzare l’impatto visivo dell’impianto" le maggiori criticità

«Aree di deposito non adeguatamente protette dagli agenti atmosferici, mancata gestione delle acque nei piazzali e ridotta presenza di siepi o schermi mobili previsti dalla normativa per minimizzare l’impatto visivo dell’impianto».
Queste, in sintesi, secondo una nota del dipartimento di Como e Varese guidato da Fabio Carella, le criticità riscontrate dai tecnici di Arpa Lombardia nel corso delle attività di controllo nei centri di raccolta dei rifiuti.
CARENZE STRUTTURALI E GESTIONALI – «Queste problematiche – prosegue la nota – meritano attenzione, sono indice di carenze strutturali che compromettono l’adeguatezza del sito. A ciò si aggiungono modalità gestionali che presentano alcune carenze: dal controllo su chi entra per conferire i rifiuti fino ai contenitori utilizzati per le varie tipologie del materiale da conferire che spesso risultano inadatti e collocati al di fuori delle aree consentite. Inoltre, non sempre è rispettata la corretta frequenza di smaltimento del materiale raccolto e occasionalmente sono presenti rifiuti che non dovrebbero esserci».
I CENTRI DI RACCOLTA – «I centri di raccolta – spiega la nota – si trovano nei territori comunali e sono gestiti direttamente dagli Enti o attraverso l’appaltatore del servizio di igiene urbana. Sono sostanzialmente degli spazi pubblici nei quali i cittadini possono conferire direttamente i rifiuti che non possono essere ritirati a domicilio. Il Testo unico ambientale lo definisce come: “un’area presidiata ed allestita per l’attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento”. La normativa ne stabilisce le regole per un corretto utilizzo e una gestione efficace e rispettosa dell’ambiente».
COSA PUÒ ESSERE CONFERITO – «Nei centri di raccolta – evidenzia la nota – possono essere ritirate numerose tipologie di rifiuti: imballaggi, pneumatici, inerti da costruzione/demolizione, ma anche solventi, acidi, pesticidi, tubi fluorescenti e RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Infine, i centri di raccolta ritirano anche oli e grassi, vernici, resine, detergenti, batterie, ingombranti e potature. Ogni centro attraverso un’apposita cartellonistica posta all’esterno dell’impianto, deve indicare le tipologie di rifiuti che possono essere conferiti».
«Ognuno deve fare la sua parte – conclude la nota – da un lato i cittadini devono conferire correttamente i rifiuti, ma dall’altro occorre una maggior attenzione nell’organizzare e gestire i punti di raccolta che, se ben organizzati, contribuiscono realmente a evitare episodi di abbandono di rifiuti a tutela dell’ambiente».
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