Stato di agitazione all’Agenzia Formativa della Provincia di Varese: le motivazioni della protesta
I sindacati FP Cgil Varese e Cisl FP dei Laghi denunciano criticità organizzative, economiche e gestionali che compromettono il corretto funzionamento del servizio

Le Organizzazioni Sindacali FP Cgil Varese e Cisl FP dei Laghi hanno proclamato lo stato di agitazione per tutto il personale dell’Agenzia Formativa della Provincia di Varese, denunciando criticità organizzative, economiche e gestionali che compromettono il corretto funzionamento del servizio.
Tra le principali cause della mobilitazione:
- Fondo di contrattazione decentrata non chiaro, con il rischio di compromettere l’erogazione delle risorse ai lavoratori.
- Blocco delle attività di lavoro straordinario per il personale docente, con conseguenze sulla gestione di attività essenziali come correzione compiti e programmazione didattica.
- Introduzione di un nuovo sistema di rilevazione presenze, senza un adeguato periodo di transizione, causando confusione tra registrazioni cartacee e digitali, oltre ad aggravare il carico di lavoro dell’ufficio personale.
- Disorganizzazione e malessere diffuso tra i lavoratori, dovuti a una gestione considerata superficiale e autoritaria delle risorse umane ed economiche, con il rischio di compromettere la stabilità finanziaria dell’Agenzia e la qualità del servizio educativo.
A seguito dell’assemblea del personale dell’8 gennaio, i sindacati hanno richiesto un incontro urgente con la direzione dell’Agenzia. Tuttavia, la risposta è arrivata tardivamente, solo dopo l’annuncio dello stato di agitazione, compromettendo la possibilità di un confronto trasparente.
Per tutelare i posti di lavoro e garantire la continuità del servizio educativo-formativo, le Organizzazioni Sindacali hanno ufficialmente richiesto al Prefetto di Varese l’avvio della procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla normativa vigente.
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