Imposta di bollo fatture elettroniche: tutte le scadenze

Nel 2025, le tempistiche rimangono sostanzialmente invariate rispetto agli anni precedenti, ma può essere utile fare chiarezza per non incorrere in errori che possono generare ritardi e sanzioni

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Ecco quando, come pagare e quali sono le procedure digitali.

Nonostante l’obbligo ormai consolidato della fatturazione digitale, è fondamentale conoscere le regole ed evitare di dimenticare le scadenze relative all’imposta di bollo. Nel 2025, le tempistiche rimangono sostanzialmente invariate rispetto agli anni precedenti, ma può essere utile fare chiarezza per non incorrere in errori che possono generare ritardi e sanzioni. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle scadenze e sulle modalità di pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche per l’anno in corso.

Novità tecniche

L’obbligo di fatturazione elettronica, esteso ai forfettari dal gennaio 2024, ha portato a significative semplificazioni nei processi di adempimento, in particolare per l’imposta di bollo. La soluzione più significativa è forse rappresentata dalla marca da bollo virtuale, che permette di applicare automaticamente l’imposta quando richiesto e di garantire la tracciabilità dei pagamenti. Come evidenziato da InfoCert, leader nei servizi di Digital Trust, questa soluzione, che rappresenta ormai lo standard per automatizzare l’applicazione dell’imposta anche sulla fattura elettronica per forfettari, è una risorsa preziosa in grado di garantire alle aziende maggiore efficienza. Essa, infatti, contribuisce alla riduzione del rischio di errore umano, alla riduzione dei costi di gestione, alla maggiore garanzia di compliance, alla facilità di tracciabilità e controllo delle operazioni in ogni fase della filiera e in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Imposta di bollo 2025: quando versare l’imposta

L’imposta di bollo è un tributo disciplinato dal Dpr n. 642/72 che si applica sulle fatture elettroniche forfettarie e standard non soggette a IVA. Tale obbligo, del valore di 2 euro, riguarda chi emette fatture di importo superiore a 77,47 euro, come stabilito dalla normativa fiscale. Essa deve essere versata trimestralmente: ecco il calendario delle scadenze nel 2025:

1° Trimestre – gennaio/marzo: 03 giugno 2025. La scadenza (originariamente prevista per il 31 maggio, che però è un sabato) è prorogata al 30 settembre se l’importo complessivo dovuto per il primo trimestre non supera i 5.000 euro.
2° Trimestre – aprile/giugno: 30 settembre 2025. Anche in questo caso è prevista una proroga (al 30 novembre) se l’importo complessivo dovuto per il primo e secondo trimestre non supera i 5.000 euro.
3° Trimestre – luglio/settembre: 1° dicembre 2025, essendo il 30 novembre – termine ordinario – una domenica.
4° Trimestre – ottobre/dicembre: 2 marzo 2026. Il termine ordinario, 28 febbraio, cade di sabato: la scadenza slitta, pertanto, al primo giorno non festivo successivo a tale data.

Come pagare l’imposta di bollo per le fatture elettroniche

Chi emette la fattura elettronica deve indicare la presenza del bollo selezionando la relativa voce nel tracciato XML (“bollo virtuale”). Ogni trimestre, l’Agenzia delle Entrate elabora due elenchi:

Elenco A: riepilogo delle fatture con bollo già segnalato
Elenco B: riepilogo delle fatture che, pur non indicando il bollo, lo richiederebbero.

Una volta comprese le scadenze, è altrettanto importante sapere come effettuare il pagamento dell’imposta di bollo per le fatture elettroniche. Per il 2025, i contribuenti possono effettuare il versamento utilizzando due principali modalità:

Modello F24: Il versamento può essere effettuato attraverso il modello F24, utilizzando i codici tributo specifici per ciascun trimestre. Questo modello è uno strumento comune per il pagamento di imposte e tasse, ed è facilmente accessibile presso le banche o tramite il proprio home banking. Ecco, di seguito, i codici:

2521 – primo trimestre
2522 – secondo trimestre
2523 – terzo trimestre
2524 – quarto trimestre

Servizio online dell’Agenzia delle Entrate: In alternativa, il pagamento può essere effettuato online tramite il portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate. Questo servizio consente di calcolare l’importo dovuto e di pagarlo direttamente dal proprio conto corrente, semplificando ulteriormente la procedura di pagamento.

Occhio alle sanzioni

Il mancato o insufficiente versamento attiva una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate con l’indicazione dell’imposta non versata, sanzioni ridotte (un terzo dell’importo pieno in caso di ravvedimento operoso) e interessi. L’eventuale rettifica può essere gestita direttamente online, con possibilità di modificare anche il numero di documenti rilevanti.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Maggio 2025
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