Politiche di coesione e fondi europei: a Bruxelles il ruolo dei comuni. Bianchi: “Servono procedure più semplici”

Un incontro cruciale in un momento in cui l’Italia si trova a gestire una mole senza precedenti di risorse pubbliche

bianchi fondo coesione

La Fondazione IFEL ha riunito a Bruxelles parlamentari europei con esperienze da sindaci, amministratori locali e rappresentanti del Comitato Europeo delle Regioni per discutere il futuro delle politiche di coesione e il ruolo delle città nel prossimo bilancio pluriennale dell’Unione Europea (QFP 2028-2035).

Un incontro cruciale in un momento in cui l’Italia si trova a gestire una mole senza precedenti di risorse pubbliche. Tra PNRR, PNC, Fondi strutturali e Fondo di sviluppo e coesione, il nostro Paese potrà conta complessivamente su 357,6 miliardi di euro nel periodo 2021-2026, con una media annua di oltre 56 miliardi. Solo per i comuni, le risorse per investimenti pubblici ammontano a 10,43 miliardi l’anno, che rappresentano il 55% dei 19,1 miliardi di euro spesi nel 2024 dal comparto comunale.

Il Presidente di ANCI Gaetano Manfredi, in apertura dei lavori, ha parlato di “un tema nevralgico” che deve condurre a “idee significative per la riforma della politica di coesione, il ruolo delle città e delle regioni nell’ambito della nuova dimensione di queste politiche di sostegno”.

Matteo Bianchi: “I comuni devono essere messi nelle condizioni di agire”

bianchi fondo coesione

Tra gli interventi più densi di contenuto, quello di Matteo Bianchi, rappresentante italiano nel Comitato delle Regioni, che ha evidenziato come le politiche di coesione rappresentino “un presidio essenziale per ridurre le disparità regionali e promuovere uno sviluppo sostenibile, con i comuni che svolgono un ruolo primario nell’attuazione delle stesse”.

Bianchi ha rilanciato la necessità di semplificare le procedure, affinché i comuni possano accedere ai fondi in modo più efficace e realizzare progetti sostenibili. Ha inoltre sottolineato l’urgenza di coinvolgere direttamente i cittadini nei processi decisionali, creare reti tra amministrazioni per condividere esperienze e promuovere l’innovazione e la digitalizzazione come strumenti fondamentali per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici. “È cruciale – ha dichiarato – allineare le politiche locali con le priorità europee, per promuovere coesione territoriale e sviluppo”.

I comuni al centro dell’attuazione del PNRR

Secondo IFEL, i comuni italiani si confermano primi soggetti pubblici per importo di bandi PNRR aggiudicati, con oltre 18,4 miliardi di euro, pari al 74,4% degli importi a gara. Una performance che dimostra la prontezza del livello locale nell’attuazione degli interventi e la capacità di canalizzare le opportunità offerte dalla programmazione europea.

Tuttavia, a fronte di questo impegno crescente, permane il problema del sottodimensionamento del personale tecnico. I dipendenti comunali dell’area “Pianificazione” sono diminuiti negli anni, passando da 54.500 nel 2017 a 52.500 nel 2023, mentre gli investimenti raddoppiavano. Di conseguenza, nel 2024 ogni tecnico ha gestito in media 363mila euro di investimenti, più del doppio rispetto a sette anni prima.

IFEL: servono dati, strumenti e una governance multilivello

Il Presidente di IFEL Alessandro Canelli ha ribadito l’importanza di una politica di coesione rinnovata nei metodi ma solida negli obiettivi: “Va difesa per la sua finalità di ridurre i divari territoriali. Le città devono essere protagoniste, soprattutto su temi come l’emergenza abitativa, che deve essere al centro della revisione del ciclo 2021-2027”.

IFEL, con la sua funzione tecnica e analitica, intende fornire una vera e propria “bussola” operativa per gli amministratori locali, alimentando il confronto europeo con dati, strumenti e proposte concrete. “Un più forte ruolo delle città e dei comuni – ha concluso Canelli – non nasce da rivendicazioni, ma dalla consapevolezza che i governi urbani sono parte integrante del modello politico dell’Unione Europea, una risorsa essenziale per far circolare l’innovazione e accrescere la competitività”.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Maggio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.