Un arresto per la raffica di furti tra Jerago, Solbiate, Oggiona e Cavaria: rubò anche il pick-up della protezione civile
Un risultato raggiunto grazie alla rete tra i militari del Comando Carabinieri di Albizzate e Cassano Magnago, sindaci e enti vittima dei furti

È stato arrestato a Caronno Varesino l’uomo ritenuto responsabile di numerosi furti a Jerago con Orago, Solbiate Arno, Oggiona con Santo Stefano, Cavaria con Premezzo e Castronno in diversi altri comuni della zona, ai danni di esercizi commerciali, enti pubblici, scuole, parrocchie e oratori, sedi della protezione civile tra i quali si ricorda il clamoroso furto del pick-up della protezione civile di Cavaria con Premezzo. Si tratta di un giovane poco meno che trentenne di nazionalità italiana.
Un risultato raggiunto grazie ai militari del Comando Carabinieri di Albizzate e Cassano Magnago che, dopo mesi di indagini – supportate dai preziosi filmati degli impianti di videosorveglianza dei comuni e degli enti vittima di furto – hanno tratto in arresto il sospettato. Fondamentale, al fine delle indagini, anche le numerose denunce presentate dal Comune di Castronno, paese in cui l’arrestato ha spesso tentato o messo a segno dei furti.
Secondo quanto racconta uno dei sindaci dei comuni colpiti, Emilio Aliverti di Jerago con Orago -, nei mesi scorsi la collaborazione serrata tra Sindaci, Polizie Locali e Carabinieri avrebbe permesso di costruire un dossier sufficientemente solido da convincere gli inquirenti che fosse ora di intervenire e porre fine a queste scorribande in modo perentorio e forte. Su disposizione della procura di Busto Arsizio è stato portato in carcere a Busto Arsizio.
Il modus operandi
Il modus operandi dell’autore era collaudato: agiva di notte, da solo e prendeva di mira specialmente attività commerciali, al cui interno entrava forzando le porte di ingresso con un meccanismo facile ed altrettanto efficace, ovvero quello di scagliare tombini di ghisa o blocchi di cemento contro le vetrate delle porte di ingresso, che cedevano inesorabilmente davanti alla forza distruttiva utilizzata.
Ben 10 gli episodi contestati, con un copione che si è ripetuto per diverse notti e che ha visto i Carabinieri impegnati in una accurata attività di sopralluogo e ricostruzione delle scene del crimine, ove sono stati raccolti una serie di elementi che sono stati messi a sistema con l’analisi dei filmati tratti dagli impianti di videosorveglianza. Un’attività complessa, lunga e laboriosa che ha consentito di inchiodare il 27enne alle proprie responsabilità.
Tra gli obiettivi colpiti si annoverano anche un oratorio parrocchiale, due sedi della protezione civile e diverse attività commerciali, tutti depredati del fondo cassa. Nelle attività commerciali l’autore arraffava tutto quello che poteva, spaziando dai telefoni, ai tablet, alle bottiglie di buon vino e ai generi alimentari. Ingenti anche i danni alle strutture, contro cui l’autore usava una violenza inaudita per entrare.
Nelle scorribande notturne l’uomo talvolta si è anche impossessato di veicoli che erano parcheggiati all’interno dei luoghi razziati. È successo tanto ai danni di una privata abitazione quanto ai danni di un’auto officina: in entrambi gli episodi l’autore si è impossessato delle auto utilizzandole fino al giorno successivo, quando sono state poi rinvenute alle porte di Varese.
In un altro caso, invece, si è introdotto nella sede della Protezione Civile di Cavaria con Premezzo, impossessandosi di un’auto in dotazione all’Ente con cui ha scorrazzato per le vie dei comuni limitrofi tutta la notte.
Le parole del sindaco
«Ringrazio tutte le persone che, in un modo o nell’altro, hanno permesso tutto questo – ha commentato il sindaco Aliverti – , in particolare ciascuno dei 12 carabinieri del comando di Albizzate e con loro il comando della Compagnia di Gallarate e il Comando Provinciale dei carabinieri che stanno supportando con mezzi, risorse e uomini i fondamentali presidi territoriali locali. Con loro la nostra Polizia Locale, che ha dedicato tempo ed energie a ricostruire percorsi e a individuare tracce e prove indispensabili alla redazione di un rapporto così solido ed efficace. Un segnale forte che ho l’onore di condividere con tutti».
Secondo quanto racconta il sindaco, tra gli altri, sarebbero stati documentati furti commessi da febbraio ad aprile ai danni di esercizi commerciali in Solbiate Arno, furto di autovettura e furto bar piscina parco onetto a Jerago, furto presso la palestra di Jerago, tentato furto alla protezione civile di Jerago, furto pick-up protezione civile di Cavaria con Premezzo e furto oratorio di Cavaria con Premezzo.
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