Vivere Gavirate propone un “Bilancio ROCK” per una gestione più trasparente e partecipata della città
Il gruppo di opposizione guidato da Gianni Lucchina chiede maggiore condivisione e momenti di ascolto anche nelle frazioni

A un anno dall’insediamento della nuova Giunta, il gruppo consiliare Vivere Gavirate esprime preoccupazione per una gestione amministrativa che definisce “senza direzione”, basata su continue variazioni di bilancio e priva di una pianificazione chiara. Emblematico, secondo l’opposizione, l’ultimo caso: una variazione destinata alla potatura degli alberi, intervento considerato prevedibile e programmabile.
La critica si estende anche alla trasparenza delle decisioni economiche: i consiglieri, specie quelli di minoranza, lamentano la difficoltà di svolgere il proprio ruolo senza un reale coinvolgimento nei processi decisionali e senza accesso agli strumenti tecnici della macchina comunale.
Da qui nasce la proposta di introdurre un Bilancio Partecipato, ribattezzato Bilancio ROCK, uno strumento che renda chiaro e accessibile ai cittadini l’uso delle risorse pubbliche.
Il modello proposto prevede la condivisione di dati di bilancio comprensibili, con indicazioni dettagliate su interventi previsti, localizzazione, tempi e impatti sulla collettività. Un processo che includa anche momenti di ascolto nei quartieri e nelle frazioni — come Groppello, Oltrona, Voltorre, Armino, Fignano, Pozzuolo e il centro — per raccogliere proposte da inserire nel bilancio successivo.
Il gruppo Vivere Gavirate segnala anche due investimenti importanti in corso: la manutenzione urgente della pista di atletica, sulla quale si chiede un approfondimento sulle responsabilità pregresse, e la realizzazione del Bioparco di Groppello, progetto da 300mila euro cofinanziato dalla Regione. In quest’ultimo caso, l’opposizione chiede maggiore chiarezza su gestione e ricadute sul territorio.
Infine, un appello alla partecipazione: l’astensionismo alle ultime elezioni comunali (con solo il 50% di votanti) è, secondo il gruppo di opposizione guidato da Gianni Lucchina, sintomo di una distanza crescente tra cittadini e istituzioni. Progetti come il Bilancio ROCK vogliono essere un tentativo concreto per colmare questo divario e riportare la cittadinanza al centro della vita pubblica.
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