Ondata di calore su Varese, estate 2025 già tra le più calde degli ultimi decenni
Secondo le rilevazioni del Centro Geofisico Prealpino, le temperature registrate in questi giorni — tra i 30 e i 33 gradi — sono solo l’antipasto. Il vero caldo è atteso per il fine settimana

L’estate 2025 sta correndo veloce, e nei prossimi giorni il mese di giugno potrebbe salire sul podio dei più caldi degli ultimi 50 anni.
Secondo le rilevazioni del Centro Geofisico Prealpino, le temperature registrate in questi giorni — tra i 30 e i 33 gradi — sono solo l’antipasto. Il vero caldo è atteso per il fine settimana, con picchi che potrebbero toccare i 35 gradi, rendendo l’aria ancora più afosa.
“È estate, è normale che faccia caldo”, verrebbe da dire. Ma, come sottolinea l‘esperto del Centro Geofisico Prealpino Paolo Valisa, c’è qualcosa che sta cambiando. A raccontarlo sono i numeri. «Dal 1° giugno al 31 agosto, nel trentennio 1991-2020, a Varese si superavano i 30 gradi per 26 giorni in media», spiega Valisa. «Quest’anno siamo già a nove». E siamo appena alla fine di giugno.
Un altro dato significativo è la temperatura media del mese di giugno, che finora si attesta a 24,1 gradi contro una media trentennale di 21,8. Risultato? Il mese di giugno 2025 è già il quarto più caldo degli ultimi cinquant’anni. E non è finita qui: «Se nel weekend le temperature saliranno come previsto, potremmo tranquillamente entrare tra i primi tre», aggiunge il meteorologo.
Il fenomeno non è isolato. Anzi, si inserisce in un contesto ben più ampio: quello del cambiamento climatico. «Le ondate di calore ci sono sempre state», osserva Valisa, «ma quel che conta è la frequenza. Se si ripetono ogni cento anni è una cosa, se avvengono ormai quasi tutti gli anni, è il segnale che qualcosa sta cambiando».
Secondo il meteorologo, ci stiamo abituando a una “nuova normalità” fatta di ondate di calore più lunghe, con temperature più alte e sempre più precoci. Un segnale chiaro del mutamento in corso. (qui le statistiche delle ondate di calore del Centro Geofisico Prealpino)
E le risorse idriche? «Dopo il 2024 che è stato il terzo più piovoso dal 1967, abbiamo avuto anche una primavera piovosa: da marzo a maggio sono caduti 607 millimetri di pioggia, contro una media di 433», rassicura Valisa.
Tuttavia, i temporali di giugno hanno portato solo 35 millimetri di pioggia. Inoltre, lo zero termico è salito a circa 4500 metri, il che significa che le riserve nevose in quota stanno già iniziando a sciogliersi rapidamente.
È ancora presto per fare previsioni sull’estate nel suo complesso, ma un fatto è certo: il caldo è arrivato, e non se ne andrà tanto presto. Gli esperti prevedono che l’ondata di calore in corso potrebbe proseguire almeno fino alla fine del mese.
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