Sul referendum di Oggiona la contestazione di data e seggio. “Il sindaco non vuole il quorum”
Domenica gli abitanti di Oggiona con Santo Stefano chiamati ad esprimersi su villa Colombo. Enzo Lazzetera, dell'opposizione, lamenta gli elementi che indeboliscono la consultazione diretta

«È palese la volontà del sindaco di evitare che si arrivi ad esprimere la contrarietà alla vendita di Villa Colombo». Lo dice Enzo Lazzatera, di Progetto Comune, la minoranza consiliare di Oggiona con Santo Stefano.
Domenica 29 giugno è in programma l’insolito referendum comunale, di cui si parla da diversi mesi: migliaia di abitanti del paese (o meglio: dei due paesi che compongono il Comune) sono chiamati ad esprimersi sulla vendita di una parte di Villa Colombo e una parte del parco.
Il referendum sarà valido solo se si arriverà al quorum, se si esprimerà con il voto il 50% più uno degli elettori.
Referendum contestato, nelle forme, dalla minoranza.
«Abbiamo combattuto molto in sede di commissione sulla data del 29 giugno, che consideriamo scelta fatta apposta dal sindaco per evitare che i cittadini si esprimano sul tema» attacca Lazzetera.
La scelta della data non è l’unico punto contestato. Altro punto è l’allestimento di un solo seggio, in municipio: «Un seggio solo non basta a far votare tutti quanti, a fronte di un bacino di 3700 votanti. Alle elezioni comunali abbiamo quattro plessi sede di seggio, con diversi seggi. Qui ne abbiamo uno solo e per di più al campo sportivo c’è un torneo che renderà difficile il parcheggio a chi andrà a votare».
Ulteriore punto, la mancata comunicazione puntuale a tutti gli elettori. «I residenti all’estero non sono stati neppure avvisati, ma contemporaneamente fanno comunque cumulo per il quorum».
Per la minoranza sono questi elementi che fanno dire che «il referendum è stato fatto apposta per evitare che si raggiunga il quorum» e avere il via libera per la vendita.
La maggioranza sostiene la vendita di una parte di Villa Colombo assicurando che rimarrà con funzione sociale (ospita una comunità disabili) in virtù dei vincoli anche urbanistici sull’area. Le minoranze e il Comitato per Villa Colombo invece contestano la vendita della struttura, acquisita dal Comune negli anni Ottanta.
Nel paese di Oggiona con Santo Stefano è il momento del referendum sul destino di una villa comunale
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