Astuti (Pd): “La destra difende l’agricoltura solo a parole, fermiamo gli impianti fotovoltaici sui campi”
l consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti, punta il dito contro i ritardi del Governo e della Regione nella gestione delle rinnovabili, tra mancate regole e occupazione di suolo agricolo

Un attacco diretto al Governo e alla Regione Lombardia sulla gestione della transizione energetica. A lanciarlo è il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, all’indomani della discussione in aula sulle mozioni dedicate alla pianificazione degli impianti fotovoltaici e agrivoltaici.
«I gravi ritardi e le responsabilità di Governo e Regione sulle rinnovabili pesano sui territori – dichiara Astuti – e stanno causando l’occupazione, con impianti agri e fotovoltaici, di suolo agricolo che la destra dice di voler tutelare, ma solo a parole».
“Fotovoltaico sì, ma sui tetti”
Il Partito Democratico ha chiesto in aula una strategia chiara, che dia priorità agli impianti su tetti, parcheggi, capannoni e aree marginali, escludendo invece il consumo di suolo agricolo. Tra le proposte avanzate anche linee guida condivise, un tavolo tecnico permanente, strumenti compensativi per i Comuni e garanzie per il ripristino ambientale. Tutte misure respinte dalla maggioranza. «La verità – accusa Astuti – è che Governo e Regione non stanno gestendo la transizione: la stanno solo inseguendo e male, mentre i territori subiscono».
Ritardi normativi e confusione sulle regole
Secondo Astuti, il quadro normativo è segnato da gravi ritardi: mancano i decreti attuativi sulle Comunità energetiche rinnovabili, si è perso tempo prezioso e anche il decreto Aree idonee è «scritto male» e contribuisce all’occupazione dei campi agricoli.
Nel mirino anche il progetto di legge regionale sulle aree idonee, che «non solo non tutelava il suolo, ma prevedeva un aumento di produzione da 8 a 12 gigawatt, soprattutto in pianura».
Biometano, logistiche e data center senza valutazioni ambientali
«La tutela del suolo agricolo passa da una pianificazione seria – continua Astuti – ma oggi in Lombardia manca del tutto». Tra gli esempi citati, la deregulation sugli impianti di biometano, per cui fino a 500 tonnellate al giorno non è più richiesta la Valutazione di impatto ambientale, con conseguenze pesanti per i territori: strade congestionate e consumo di suolo non analizzato.
«Lo stesso è accaduto per logistiche e data center. Serve coinvolgimento dei territori e norme solide, tutto ciò che la destra non sta facendo, a Roma come in Lombardia», conclude Astuti.
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