A LA7 la ricetta di Rosario Rasizza: “Formazione e detassazione dei bunus aziendali”
A “L’aria che tira“ la discussione tra sfide e trasformazioni di un mercato del lavoro che cambia. Politica e sindacato si confrontano, al dibattito partecipa anche il presidente di Assosom

Un piano Marshall sulla formazione, e detassare i bonus aziendali: le ricette per il lavoro che cambia sono venute a galla in una puntata dell’approfondimento televisivo L’aria che tira su La7 a cui hanno partecipato interpreti di primo piano per affrontare un tema cruciale legato allo sviluppo del sistema Italia per il fuori prossimo.
Negli ultimi anni il mercato del lavoro in Italia sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze dell’economia e migliorare la qualità dell’occupazione. Nel corso della trasmissione che ha visto tra i protagonisti l’economista e politico Gigi Marattin, il giornalista de La Verità Fabio Dragoni la segretaria della Fiom-Cgil Barbara Tebaldi e Rosario Razizza, presidente di Assosom (l’Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro, Rasizza ricopre anche la carica di Ad di Openjobmetis), ha messo in luce le sfide e le opportunità di questo cambiamento.
Uno dei punti centrali affrontati è stata la difficoltà nel reperire lavoratori qualificati. Nonostante numerose posizioni vacanti, persiste un forte divario tra domanda e offerta di competenze, soprattutto in settori dove le abilità richieste sono rare. Per colmare questo gap, le agenzie per il lavoro stanno puntando con decisione sulla formazione: nel 2024 sono stati investiti ben 275 milioni di euro in programmi di aggiornamento e sviluppo professionale.
Il tema delle retribuzioni è stato un altro nodo cruciale. Si è discusso del rischio che l’introduzione di un salario minimo possa trasformarsi in un tetto salariale, frenando la crescita.
Razizza ha proposto, come soluzione, l’erogazione di bonus non tassati per premiare i dipendenti senza appesantire il costo fiscale, stimolando così produttività e dinamismo economico. Non è mancato il riferimento al divario retributivo di genere. Nel settore rappresentato da Razizza, le donne ricoprono numerosi incarichi di vertice, dimostrando che la parità può essere raggiunta con promozioni basate sul merito e un ambiente di lavoro inclusivo.
Tuttavia, i dati generali italiani confermano che la differenza salariale tra uomini e donne resta una questione aperta. In sintesi, l’Italia si trova in un momento decisivo: investire nelle competenze, adottare politiche retributive innovative e garantire pari opportunità saranno le chiavi per un mercato del lavoro più solido, equo e capace di sostenere una crescita duratura.
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