Il Ricamificio Vittorio Vanoni festeggia 100 anni di ricami

 L'azienda di Gallarate taglia il traguardo del centenario e festeggia con un evento dedicato ai dipendenti e con un libro che racconta la storia aziendale ma anche l'evoluzione del nostro Paese attraverso la sociologia del ricamo

Economia varie

«Seguendo il filo del ricamo, ci siamo resi conto che l’evoluzione della nostra impresa ha rappresentato alla perfezione l’evoluzione del mondo ‘fuori’, raccontandola in una maniera unica». Vittorio Vanoni sintetizza così i primi 100 anni di vita del Ricamificio Vittorio Vanoni, dal nome del nonno omonimo. Un traguardo importante festeggiato con i figli Marco e Andrea, quarta generazione di Vanoni, e con tutta la squadra in un evento allestito proprio all’interno dell’azienda di e con un volume celebrativo che ne ripercorre la storia.
Un libro, scritto dalla giornalista Silvia Giovannini, che non racconta solo l’azienda ma come il prodotto, il ricamo sia cambiato nel tempo accompagnando la storia italiana. «Sotto la lente del ricamo – racconta l’imprenditore – ci appare una sorta di racconto del costume, una inedita lettura sociologica, che accompagna le persone e le famiglie lungo l’arco di un secolo. Lo raccontano bene, particolari e tradizioni che hanno fatto un’epoca e oggi, in alcuni casi, non ci sono più. Pensiamo ai corredi da sposa ricamati a mano dalla nonna, testimoni di un sapere e di un valore condiviso nel tempo. O ai colletti dei grembiuli degli scolaretti, simbolo di individualità e di disciplina. Piccoli mondi antichi solo apparentemente perduti. Nel tempo, il ricamo, emblema di tradizione artigianale, è arrivato ad affermarsi in tutt’altri ambiti. Nelle atmosfere glamour delle passerelle di alta moda, nelle cerimonie più sfarzose. E da lì, dall’affermazione dello stile made in Italy si è esteso nel tempo anche in settori diversi da quello dai capi di abbigliamento».

In questa evoluzione del gusto e del costume, i ricami di Vittorio Vanoni arrivano oggi in ogni parte del mondo, indossati anche da Kate Middleton, Elton John, Cristiano Ronaldo o ad impreziosire gli abiti glamour della Notte degli Oscar e del Met Gala. Ma non solo: fanno capolino anche nel settore dell’arredo tessile, in particolare tende e tovagliati, per arricchire con note personali l’ambiente domestico grazie alle collaborazioni con brand che hanno segnato la fortuna del comparto.
Insomma, un vero e proprio viaggio nella storia che oggi passa anche da innovazione e sostenibilità: uno spaccato che è sociologico ancora prima che industriale. Ma qual è il segreto per affrontare i tempi che cambiano per Vittorio Vanoni? «Guardare sempre avanti, in termini di prodotto e di innovazione. Sono un migliaio i nuovi disegni realizzati ogni anno dal Ricamificio: forme e colori che raccontano, più di tante parole, la storia di un mondo che cambia, che innova e che si rinnova. Moltiplicata per 100 anni, quest’attività testimonia l’impegno, la passione, la creatività di quanti sono passati tra queste mura e sono la vera forza del nostro progetto».
L’omaggio alla storia del Ricamificio Vittorio Vanoni poi non è solo sociologico, ma anche archivistico. L’azienda infatti nasconde una sorpresa. A svelarla è Vittorio: «Qui per una passione collezionistica di famiglia, abbiamo un archivio, che magari un domani potrà diventare un museo, che custodisce cataloghi di bozzetti e di ricami da fine ‘800 ad oggi. In questa ricca collezione, è rappresentato l’incontro tra singole storie e la Storia, con la S maiuscola».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Ottobre 2025
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