Un documentario per i 70 anni della concessionaria Crespi di Varese
Un progetto speciale che ha l'obiettivo di raccontare la storia dell’azienda, ma anche il suo sguardo rivolto al futuro, con l'ampliamento della sede
Un mini-documentario per i 70 anni della concessionaria Crespi di Varese. Un progetto speciale che ha l’obiettivo di raccontare la storia dell’azienda, ma anche il suo sguardo rivolto al futuro. Non si tratta del classico evento celebrativo, ma un racconto autentico fatto dalle voci di chi questa realtà l’ha costruita giorno dopo giorno.
L’idea del documentario è nata dalla volontà di «rendere memorabili un patrimonio di esperienze, ricordi e valori» come spiegano dalla famiglia Crespi. Voci principali del mini-documentario sono il titolare, Stefano Crespi, i collaboratori storici e la nuova generazione, «che condividono la stessa passione e lo stesso impegno e che, insieme, hanno portato il successo di questa azienda. Collaboratori che, da sempre, portano avanti una cultura aziendale basata sul rispetto reciproco e l’impegno costante, da trasmettere anche alle giovani generazioni. Si tratta dunque di un racconto che unisce passato e futuro, memoria e visione, e che restituisce il volto più vero della concessionaria: quello delle persone».
La famiglia Crespi da 70 anni nel mondo dell’auto: “Il nostro filo conduttore? La passione”
Nel video viene ripercorsa la storia della famiglia Crespi nel mondo dell’auto, iniziata con l’esperienza di Paolo Crespi in Fiat nel 1955 e proseguita fino all’apertura della concessionaria nel 1980. Viene raccontata la sua crescita e la capacità di adattarsi ai continui cambiamenti: dal passaggio da Fiat a Volkswagen e Škoda, fino alle innovazioni richieste dal mercato. «Una flessibilità che ha sempre premiato, portando a riconoscimenti prestigiosi come il titolo di migliore concessionaria per diversi anni consecutivi – proseguono dalla famiglia Crespi -. Il segreto del successo? La capacità di instaurare relazioni autentiche e durature. Con i clienti, creando un legame generazionale che va oltre l’acquisto dell’auto. Con le imprese, diventando un punto di riferimento per flotte e professionisti».
A sottolineare la valenza del lavoro fatto è proprio Stefano Crespi: «Mi piacerebbe che, dopo questi 70 anni della Concessionaria, mia figlia Valentina possa festeggiarne 100 anni. Quindi che io possa essere stato un valido tramite tra mio padre e mia figlia e di averle lasciato qualcosa di utile». Parole che testimoniano il cuore pulsante di questa realtà: la passione per il lavoro e il legame familiare. Oggi questa visione si rinnova con lo sguardo di Valentina, figlia di Stefano, che sta lavorando per portare avanti i valori, i progetti, gli obiettivi e il sogno del nonno Paolino, con uno slancio proiettato verso il futuro.
«Guardare avanti significa puntare sulla differenziazione – proseguono dalla famiglia Crespi -. In un mondo che va sempre più un’omologazione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, noi scegliamo di percorrere la strada basata sulle relazioni umane e sulla personalizzazione: accogliere, ascoltare le esigenze, trovare soluzioni su misura e seguire il cliente in ogni fase della customer journey, dal primo contatto fino al post-vendita. In un mondo che corre verso l’automazione, Crespi sceglie di restare autentica, mantenendo vivi i principi di etica commerciale e di vicinanza alle persone che hanno guidato l’azienda sin dalle origini».
Il prossimo passo della concessionaria è l’ampliamento della sede, un progetto che non rappresenta solo uno spazio più grande, ma un simbolo di apertura al futuro: «Accogliere nuove generazioni, nuovi modelli di mobilità e nuove esigenze di mercato, sempre più legate a sicurezza e sostenibilità. Con questo documentario, Crespi vuole trasmettere un messaggio chiaro: il futuro dell’automotive è una grande opportunità. Ai clienti storici viene rinnovata la promessa di una presenza costante. Ai giovani, l’invito a vivere la mobilità come esperienza sostenibile, tecnologica ed emozionante. Ai futuri collaboratori, la certezza di entrare in un settore vivo, in trasformazione, dove c’è spazio per creatività e passione. Perché da 70 anni siamo sempre noi, ma un passo avanti».
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