Alstom ferma lo sviluppo dei treni a idrogeno in Francia. E in Lombardia?

Il governo ha deciso un taglio del sussidio pubblico con fondi Ue e la società fa un passo indietro. "Rispetteremo gli ordini in corso", dice l'azienda. Tra gli ordini anche quello di Ferrovie Nord Milano per la linea della Valcamonica

Generico 24 Nov 2025

Il governo francese taglia i fondi per i treni a idrogeno di Alstom e l’azienda produttrice di materiale rotabile sarebbe pronta a sospendere tutto.

Il governo francese ha deciso di ridurre drasticamente i finanziamenti destinati ai treni a idrogeno sviluppati da Alstom e derivanti dal piano Hy2Tech dell’Unione Europea, che rientra negli “Importanti Progetti di Comune Interesse” (IPCEI), che prevedono il ruolo pubblico.
Il piano originario prevedeva che le attività legate all’idrogeno nel gruppo ferroviario proseguissero fino al 2027: ora, con il taglio delle risorse, quelle attività vengono di fatto sospese, con forti dubbi sul futuro dei progetti H2 dell’azienda.

Alstom aveva già ottenuto commesse per realizzare treni regionali “dual-mode” elettrici-idrogeno, nell’ambito di un processo di transizione ecologica dei trasporti ferroviari francesi: il primo ordine era per dodici treni da ripartire poi nel servizio regionale di quattro Regioni.
Il ceo Henri Poupart-Lafarge riconosce che «la tecnologia a idrogeno non è ancora pienamente matura».

L’azienda comunque sarebbe pronta a continuare i suoi progetti invece in altri Stati, come Germania e Italia, “rispettando gli ordini in corso”.
Tra gli ordini ancora da evadere c’è anche la commessa del novembre 2020di Fnm (Ferrovie Nord Milano) per sei convogli Coradia Stream a celle a combustibile a idrogeno, da impiegare sulla linea della Valcamonica gestita da Trenord, con opzione per ulteriori otto treni nell’ambito del progetto ‘H2iseO Hydrogen Valley’, in origine presentato anche come intervento in vista di Milano-Cortina 2026.

Fiero oppositore del progetto è stato a lungo Dario Balotta, di Europa Verde: «“E’ scoppiata la bolla dell’Idrogeno” è questo il titolo della stampa francese in questi giorni. Quella dei treni ad idrogeno rischia di diventare una tecnologia obsoleta ancor prima di svilupparsi» attacca Balotta. «Un duro colpo per Alstom il costruttore dei treni Coradia stream che ora deve riconvertire questa attività che avrà conseguenze ancora più grandi per le poche aziende acquirenti tra cui Trenord».

Al di là di questo resta il tema della gestione sul lungo periodo: «Trenord ora si troverà senza pezzi di ricambio e senza la fondamentale assistenza manutentiva del costruttore», prevede Balotta.
Il primo treno di prova è arrivato in Lombardia nel febbraio scorso, per le prove (foto di apertura da LinkedIn Alstom)

Non è la prima volta che si avvertono scricchiolii nella strategia per l’uso dell’idrogeno in ferrovia: già nel 2022 la Germania aveva fatto un passo indietro, sospendendo il progetto in corso in Bassa Sassonia e tornando ai più affidabili treni Diesel, che nelle versioni moderne assicurano consumi limitati (e spesso sono a loro volta bimodali, con la possibilità di passare all’alimentazione elettrica nei tratti dotati di rete).

Il programma Fnm prevede anche la realizzazione di tre impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno (a Brescia, Iseo e Edolo) e la messa in servizio di quaranta autobus ad idrogeno per Fnm Autoservizi, al di là dell’offerta di treni.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 26 Novembre 2025
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