Prima convocazione in Nazionale per Elia Caprile, ex portiere della Pro Patria
Il ct Gattuso ha convocato l’estremo difensore del Cagliari, nato a Verona nel 2001, insieme a Donnarumma, Vicario e Carnesecchi
In un pomeriggio di novembre che profuma di qualificazioni mondiali, il calcio italiano regala un’altra storia di talento puro sbocciato in provincia di Varese, a Busto Arsizio nella fattispecie.
Elia Caprile, il ventiquattrenne portiere veronese attualmente in forza al Cagliari, ha ricevuto oggi la sua prima convocazione in Nazionale maggiore. Il commissario tecnico Gennaro Gattuso lo ha incluso tra i 27 Azzurri per le sfide decisive contro Moldova (13 novembre) e Norvegia, partite valide per le qualificazioni ai Mondiali 2026.
Un traguardo meritato per un ragazzo che, solo quattro anni fa, esordiva tra i professionisti proprio con la maglia biancoblù della Pro Patria, il club di Busto Arsizio che ha rappresentato il suo trampolino di lancio nel grande calcio.
Nato il 25 agosto 2001 a Verona, da una famiglia con origini napoletane dal lato paterno, Caprile cresce calcisticamente tra le nebbie del Lago di Garda, nel piccolo comune di San Zeno di Montagna. I suoi primi calci al pallone li tira con il Cadore, una società dilettantistica locale, prima di entrare nel florido vivaio del Chievo Verona nel 2013. Qui, il giovane estremo difensore scala le gerarchie giovanili, arrivando persino a sfiorare la prima squadra nel 2018. Ma è un’offerta dal Leeds United, nel gennaio 2020, a segnare la svolta estera: Caprile firma un contratto triennale con i Peacocks, dove si divide tra la Under-23 e qualche chiamata in panchina con Marcelo Bielsa, senza mai esordire in gara ufficiale.
Il ritorno in Italia arriva nell’estate del 2021, e non poteva essere più propizio per Busto Arsizio. Il 7 agosto, Leeds lo cede in prestito secco alla Pro Patria, ambiziosa formazione di Serie C reduce da una stagione di vertice. Caprile non delude le attese: il 29 agosto, contro l’AlbinoLeffe, scende in campo per il suo debutto professionistico, diventando immediatamente il portiere titolare indiscusso. Nella stagione 2021/22, colleziona 39 presenze totali (36 in campionato, 1 in Coppa Italia Serie C e 2 nei playoff), mantenendo 12 clean sheet e contribuendo a portare i Tigrotti fino al secondo turno dei playoff promozione, perso contro la Triestina.
“A Busto Arsizio ho imparato cosa significa essere un leader tra i pali”, ha raccontato in un’intervista recente, ricordando con affetto la tifoseria calda del “Speroni” e l’ambiente che lo ha forgiato come uomo e giocatore. Per la Pro Patria, quell’anno rappresenta un capitolo luminoso: Caprile non è solo un prestito, ma un simbolo, con parate decisive che ancora oggi i tifosi bustocchi citano come eredità di una annata da incorniciare.
Da lì, la carriera di Caprile decolla a ritmi vertiginosi. Nel luglio 2022, passa a titolo definitivo al Bari in Serie B, dove si impone come uno dei migliori interpreti del ruolo: 43 apparizioni nella stagione 2022/23, 14 porte inviolate e un ruolo da protagonista nei playoff, conclusi con una finale amara persa all’ultimo respiro contro il Cagliari (proprio la squadra che lo accoglierà anni dopo). L’estate successiva lo vede approdare al Napoli, club dei sogni per le sue radici familiari, ma con un immediato prestito all’Empoli in Serie A. Nella stagione 2023/24, esordisce nel massimo campionato contro il Verona e totalizza 24 presenze, dimostrando solidità e personalità nonostante una squadra in lotta salvezza.
Il 2025 segna il suo definitivo salto di qualità. A gennaio, il Napoli lo cede in prestito al Cagliari per il girone di ritorno, dove in soli 18 match convince tutti e guadagna la permanenza a titolo definitivo a giugno.
Nella stagione in corso, con 9 apparizioni già all’attivo (8 in campionato e 1 in Coppa Italia), Caprile sta vivendo una annata di conferma, con parate pazzesche e prestazioni che hanno attirato l’attenzione del ct Gattuso. Non è un caso: il suo fisico imponente (1,91 metri), la reattività e la capacità di leggere il gioco lo rendono un profilo ideale anche per una Nazionale che nel ruolo è più che ben coperta con il capitano Domnarumma, l’”inglese” Vicario che sta facendo benissimo al Tottenham e il sempre positivo Carnesecchi, oltre a Meret che fa parte del giro azzurro ma è infortunato.
La chiamata azzurra arriva dopo un percorso già avviato nelle giovanili: due presenze con l’Under-21 tra 2022 e 2023, oltre a esperienze con l’Under-18 nel 2019. Per Caprile è un debutto che sa di premio alla costanza“È un sogno che inseguo da bambino, guardando Buffon e Donnarumma”, ha commentato sui social, con un post che ha già migliaia di like.
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