Presentato il progetto del Grande Ospedale della Malpensa: “Benvenuti nel futuro, oggi”
A MalpensaFiere la cerimonia ufficiale che ha tolto il velo alla nuova struttura sanitaria che sorgerà nell’area di Beata Giuliana unificando gli attuali ospedali di Busto Arsizio e Gallarate
È un passaggio definito “storico” per il territorio e per le comunità di Busto, Gallarate e della Valle Olona quello celebrato questa mattina, venerdì 12 dicembre 2025, a MalpensaFiere, dove si è svolta la cerimonia ufficiale di presentazione del progetto del Grande Ospedale della Malpensa, la nuova struttura sanitaria che sorgerà nell’area di Beata Giuliana unificando gli attuali ospedali di Busto Arsizio e Gallarate. Un evento che arriva dopo il percorso che ha coinvolto Regione Lombardia, ASST Valle Olona, ARIA Spa, Politecnico di Milano, ATS Insubria e gli enti tecnici e istituzionali del territorio (Nella foto di copertina: Il rendering del nuovo ospedale con a destra viale Stelvio e lte Tosi; appena sopra l’edificio dell’ospedale i resti di Cascina dei Poveri; a sinistra il Sempione).
“Visione, umanità e bellezza”: ecco come sarà il futuro Grande Ospedale della Malpensa
I saluti istituzionali: il valore di un progetto atteso da anni
La mattinata si è aperta con gli interventi delle principali autorità presenti. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha sottolineato l’identità innovativa dell’opera: «Nella terra del design, nella terra di Caproni e della prima aeronautica, aver coniugato bellezza e tecnologia è la dimostrazione dello spirito lombardo».
Fontana ha ricordato la complessità del percorso amministrativo che ha portato al progetto attuale: «Nasce da una collaborazione che è stata anche faticosa, tra Regione, Comuni, Ats, Asst». Un ospedale che, nelle sue parole, «non sarà solo quello di Busto e Gallarate, ma dell’aeroporto, attiguo al Centro grandi emergenze». Sarà una struttura immersa nel verde, sostenibile, dotata di percorsi interni pensati anche per la riabilitazione.
Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ha parlato di una tappa decisiva dopo «anni di impegno»: «Siamo arrivati al dunque, una decisione di cui andremo fieri. Sarà un polo di eccellenza». Antonelli ha ribadito l’attenzione al destino degli attuali presidi: «Vigileremo perché il sedime degli ospedali esistenti sia riconvertito e rimesso a disposizione della cittadinanza». Non è mancato un ringraziamento a chi ha avviato il percorso: «Grazie a Roberto Maroni, allora Presidente di Regione Lombardia che, con il sindaco Cassani, per primo ci ha avvicinati».

Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha richiamato il clima degli ultimi anni: Ha parlato di «poche e strumentali polemiche», invitando a guardare oltre: «Non si sta facendo una scelta al risparmio, domando due ospedali. A chi è dubbioso dico di guardare a quante province hanno potuto avere un investimento di questa portata».
Dal consiglio di amministrazione di ARIA Spa, la centrale regionale che ha coordinato il concorso internazionale di progettazione, il messaggio è stato chiaro: Il nuovo polo «nasce non per sostituire, ma per proiettare l’ospedale nel futuro».
“Benvenuti nel futuro, oggi”: la visione dell’ASST Valle Olona
Particolarmente significativo l’intervento della direttrice generale di ASST Valle Olona, Daniela Bianchi, che ha collocato il progetto in una dimensione di trasformazione culturale oltre che sanitaria. «È un grande piacere accogliervi a questo appuntamento che segna un passaggio storico», ha dichiarato nel suo messaggio ufficiale. «Il futuro non è qualcosa che semplicemente arriva, ma qualcosa che si costruisce, giorno dopo giorno, con responsabilità, competenza e soprattutto umanità».
Bianchi ha ricordato la portata dell’opera per gli oltre 450 mila cittadini del territorio: «Significa dotare questo straordinario territorio di una struttura d’eccellenza, pensata per affrontare le sfide della medicina di oggi e di domani». Un ospedale concepito per “respirare” con l’ambiente, con parchi, giardini e aree boschive preservate, dotato di tecnologie di monitoraggio intelligenti e completamente accessibile, grazie a percorsi liberi da barriere, segnaletica multilingue e mappe tattili.
Un concorso internazionale e un progetto modulare firmato Zaha Hadid Architects
Il concorso internazionale bandito da ARIA Spa ha visto la partecipazione di 23 studi di architettura da tutto il mondo. A prevalere è stato il progetto dello studio Zaha Hadid Architects, che ha proposto una struttura modulare e flessibile, capace di ampliamenti futuri e rapidi adattamenti in caso di emergenze sanitarie.
Secondo quanto presentato il nosocomio servirà un bacino di circa 450.000 abitanti, integrando: tecnologie mediche avanzate, efficienza e razionalizzazione dei percorsi, un design centrato sulla persona, sostenibilità energetica e ambientale, mobilità dolce e connessione diretta alle reti viabilistiche e ai trasporti pubblici.

Il progetto prevede un ospedale unico che sostituisce le strutture di Busto Arsizio e Gallarate, con oltre 600 stanze modulabili per arrivare fino a 1.200 posti letto; forte impronta paesaggistica e integrazione nel territorio con tetti verdi, parchi e spazi aperti che coprono oltre il 60% dell’area. Dotato anche di tecnologie avanzate e soluzioni costruttive innovative, aree sportive, orti urbani, boschi e radure per favorire la biodiversità e il benessere dei pazienti. Il progetto vincitore riceve un premio di 1 milione di euro, mentre 150.000 euro sono assegnati agli altri quattro finalisti.
I rendering presentati – con ampie corti verdi, facciate organiche e spazi interni luminosi – mostrano un edificio progettato come polo di cura, ricerca, formazione e comunità. Le tavole ufficiali incluse nella cartella stampa illustrano ambienti permeabili alla luce naturale, giardini terapeutici e una grande hall centrale pensata come luogo di incontro e orientamento
Un ospedale pensato per il futuro della cura
Il Grande Ospedale della Malpensa è presentato come un simbolo di «innovazione responsabile», con un’impostazione che combina alta tecnologia e centralità della persona. Sostenibilità ambientale, sostenibilità umana e qualità dei percorsi clinici costituiscono la cornice valoriale del progetto. Nelle parole conclusive di Daniela Bianchi: «Sono certa che il Grande Ospedale della Malpensa sarà un patrimonio condiviso, un impegno concreto verso il futuro della nostra comunità»
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